Davide Ghaleb Editore

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Le favole di nonna Irene



Sabato 21 maggio 2016 ore 17.30
Ex Villa Ninchi (ora Famiglia Carloni)
Via Pesaro, 26/e (davanti al civico 45)
Ancona

LE FAVOLE DI NONNA IRENE
(Davide Ghaleb Editore)

Letture di
Giampiero Piantadosi e Paola Pasquini (Teatro del Sorriso di Ancona)


Interverranno
Stefano Angeletti,
curatore del libro
Francesco Carboni,
Caffè Letterario

Coordina
Gabriella Norcia,
curatrice della collana Fogli di Vita

Illustrazioni di Vittoria Arena

Sabato 21  maggio alle ore 17:30, presso l’ex Villa Ninchi (ora proprietà famiglia Carloni) verrà presentato il libro curato da Stefano e Cristina Angeletti ”Le favole di Nonna Irene" (Davide Ghaleb Editore).
Interverranno Stefano AngelettiFrancesco Carboni, del Caffè Letterario di Ancona, coordinerà l'incontro Gabriella Norcia, curatrice della collana di memoria denominata “Fogli di vita”, giunta alla sua tredicesima pubblicazione.
Le letture di alcuni brani del libro verranno curate da Giampiero Piantadosi e Paola Pasquini della compagnia Teatro del Sorriso di Ancona
Il volume, illustrato da Vittoria Arena, raccoglie le fiabe tramandate nell’arco di tre secoli che hanno nutrito e abbellito sia l’infanzia dei curatori sia quella dei loro antenati, arricchendo la fantasia e facendo comprendere sin da piccoli gli insegnamenti con i quali ogni bambino dovrebbe crescere.
Irene  Margherita Bravin, l’autrice di queste fiabe, nacque ad Ancona nel 1804 e fin da piccola frequentò l’ambiente artistico-teatrale. la sua discendenza diede origine alle famiglie Ninchi e Augias.

SCHEDA DEL LIBRO

IMMAGINI


[...]Giro la foto e leggo: Irene Bravura Montautti, nata in Ancona nel 1804 e ivi morta nel 1893, madre di Argenide Montautti.
Irene, Irene, ora ricordo che questo nome mia nonna lo citava spesso, ma soprattutto quando si accingeva a raccontarci le favole... Ed è così che mi torna alla mente quello che, ancora piccina, ci raccontava nostra nonna su sua mamma: l’artefice delle favole!
Incredibile come esse si siano tramandate soltanto oralmente grazie alla memoria e alla pazienza di chi le raccontava, e che peccato se un giorno queste andassero perdute! Così ho un’idea: scriverò una ad una tutte le favole che la mia memoria mi permetterà di ricordare, in modo tale da lasciare una traccia scritta per le generazioni che verranno e permettere a questa tradizione di vivere per sempre. (Maria Angeletti, pronipote di nonna Irene)