Davide Ghaleb Editore

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DAVIDE GHALEB EDITORE
AL CUBOFESTIVAL 2017


Durante il 
CUBO Festival 2017 - Un Borgo di Libri
oltre 10 video proiettori al calare della notte
dal 25 al 28 maggio
proietteranno sui muri
del Borgo MedIevale di Ronciglione
le frasi e le copertine dei grandi libri
e quelli dei protagonsiti del festival.

La casa editrice Davide Ghaleb
partecipa con


LUIGI CALIVÀ
TERESA DE LEONARDIS
ANTONELLO RICCI - MARCO D'AURELI - PIETRO BENEDETTI
SABRINA SESSA

Venerdì 26 maggio ore 16:30 - Chiesa della Provvidenza (Borgo di sotto) - Ronciglione (VT)
LUIGI CALIVÀ - John Lemnos
È un racconto ambientato sull'omonima isola greca negli anni sessanta. 
Il giovane Ioannis parte per gli Stati Uniti con uno zio e torna dopo pochi mesi completamente trasformato dall'onda della generazione beat. Verrà accolto con grande diffidenza dai suoi compaesani ed emarginato. Il golpe militare dei colonnelli complica tutto. Una storia d'amore, un intrigo di amicizie e di amori traditi, militari, musica e uno strano e rocambolesco rapporto con il mito John Lennon rendono il racconto fantastico e originale.

Luigi Calivà è professionista del mondo dello spettacolo. Ha iniziato la sua carriera nel mondo della musica come tecnico del suono lavorando con importanti artisti italiani; in seguito è passato al mondo radiofonico. Ha fatto il produttore e il manager di diversi artisti. È considerato un esperto di marketing musicale, entertainment e radio. Ha pubblicato precedentemente “Il Cantautore” e diversi e-book didattici sul mercato musicale.
Fulvio Ottaviano è regista, sceneggiatore, autore di pièces teatrali e novelle radiofoniche. Nel 1997 vince il premio David di Donatello come miglior regista esordiente per il film “Cresceranno i Carciofi a Mimongo”. Vive attualmente nel Far West dove fa il postino.

Sabato 27 maggio ore 16:00 - Piazza Campo de' Fiori (Borgo di sopra) Ronciglione (VT)
TERESA DE LEONARDIS - "Tre centimetri sotto l'ombelico
"
Sette racconti emotivamente scritti eppure nascondono una logica di chi li ha vissuti in prima persona. Grazie a questa logica l’autrice riesce a raggiungere posizioni più coerenti e articolate, così elimina il disordine tipico delle discussioni di chi non sa di non aver mai aperto gli occhi per vedere.
Questa raccolta colpisce per il modo in cui descrive la maternità: negata, rifiutata, recuperata, invidiata e ancora inaspettata e accettata.
Infine, la fatica del perdono, superata dalla consapevolezza che solo chi ama riesce a perdonare.

Fiera delle suie umili origini, può vantare una discendenza di pura razza bastarda. Pugliese per nascita, campagnanese per adozione. Autodidatta. Svezzata dalle suore e dalla strada, si ècibata di un misto di sacro e di profano. Ci cammina in mezzo, senza arruffianarmi né santi né diavoli.
Vive e lavoro a Campagnano.»
Ha pubblicato precedentemente: Diciotto anni in diciotto metri (2007), Quattordici Passioni (2013), entrambi per Davide Ghaleb Editore. Ha vinto, con alcuni suoi racconti, tre "Lune di Primavera", premio letterario organizzato dal Comitato Internazionale 8 marzo.

Domenica 28 maggio ore 10.00 appuntamento a Porta Romana
ANTONELLO RICCI, "Il narratore di comunità"

"Ronciglione e Rio Vicano: storie di uomini, acque, ferro e carta"
Passeggiata/racconto per le vie del borgo medievale in compagnia della Banda del Racconto e degli allievi del Master Unitus per "Narratore di comunità"
(Con presentazione itinerante del volume di Marco D'Aureli, "Il narratore di comunità", Davide Ghaleb Editore, Vetralla 2017

Antonello Ricci (Viterbo 1961) insegna presso l’Istituto Magistrale della sua città. Di formazione antropologica, ha pubblicato saggi scientifici di storia orale, antropologia della scrittura, poesia improvvisata e didattica della scrittura su riviste specializzate quali Italiano & OltreLa Ricerca FolkloricaI Giorni CantatiIl Mulino. Suoi articoli anche sul quotidiano Il Manifesto.Ha firmato vari libri e curatele per gli editori Vecchiarelli, Sette Città, Effigi, Stampa Alternativa.
Collabora stabilmente con Davide Ghaleb editore dal 2009. Con lui ha pubblicato: il racconto metricato 1932, il copione teatrale Sottoassedio. Viterbo 1921-’22, i versicoli Sulla natura sulla battaglia, l’albo a fumetti (firmato a quattro mani con Alfonso Prota, 2010) e la fantasia poetico musicale de Il colombiano. Di adozioni & altre biologie(sempre con Prota, 2011). Dal 2012 dirige, insiema Marco D'Aureli la collana "Banda del Racconto", che ad oggi consta di tredici titoli.

Marco D'Aureli (Civitavecchia 1977), antropologo, specialista nel settore dei patrimoni culturali, direttore del Museo della terra di Latera e del Museo del brigantaggio di Cellere. Dal 2012 al 2015 è stato Segretario di SIMBDEA – Società Italiana per la Museografia e i Beni DemoEtnoAntropologici. È culture della materia presso la cattedra di Antropologia culturale della Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. 

Pietro Benedetti (Tuscania 1956) è attore e regista. Autodidatta di formazione grotowskiana, affina il suo metodo con Isabella Del Bianco e Cristiano Censi e con Susan Batson dell’Actor’s Studio.
La sua ricerca teatrale è stata ispirata, per ciò che riguarda la ricerca sul campo, dall’opera e dalla persona di Franco Cagnetta. Dopo numerose esperienze teatrali approda al cinema collaborando con vari registi fra cui Paolo Bianchini. Per i tipi di Davide Ghaleb editore ha curato il volume di imminente uscita: Drug Gojko (testo teatrale dello spettacolo dedicato alla storia di Nello Marignoli, partigiano viterbese nella guerra di liberazione jugoslava). È fra i fondatori della Banda del Racconto.

Domenica 28 maggio ore16:00 - Piazza Campo de' Fiori (Borgo di sopra) Ronciglione (VT)
SABRINA SESSA, "Mi sarei vestita di tegole rosse"
Tredici racconti che si sviluppano in ambienti e spazi temporali diversi, ognuno mettendo in luce una storia, in alcuni casi, anche una sola emozione. Ciò che li accomuna è "l'ombra". Sono storie di donne, storie di uomini che tentano di confrontarsi con le loro bassezze. In un mondo sempre più imperfetto, l'uomo moderno, illuso padrone di un'epoca apparentemente libera da ipocrisie e dal timore del giudizio, si scontra con sé stesso. Quel "buio" che alberga in sé e che persiste alla sua più radicata regola morale, diviene la sua lotta. Accettarne l'esistenza significa accettare noi stessi; accogliere la parte meno nobile sapendo che è l'altra faccia di una stessa medaglia. "Ombra" e "luce", l'una completa e da esistenza all'altra nel dualismo perfetto che è la vita
Chiude la raccolta una riflessione/denuncia che prende in esame un insolito punto di vista su un tema di scottante attualità.

Sabriba Sessa ha una sfrenata passione per i numeri, ma subisce il fascino delle parole che si arrabbatta ad impastare nel più grezzo dei modi. Poi, dall'alto della sua ignoranza, scopre che "raccontare" deriva da "com" e "putare" calcolare. Allora tutto assume un senso, anche le contraddizioni che porta dentro.
Alla costante ricerca di stimoli, ragioniera in un tempo lontano, da venti anni si occupo di corpi. Riflessologia plantare e benessere la sua attuale strada. Non sarà l'ultima.

FOTO GIORNO 1