Questo evento, pensato ed organizzato dall’ANPI e dalla Cooperativa sociale “I Semi”, nasce dall’esigenza di premiare il lavoro svolto dai docenti e dai ragazzi di una classe terza dell’anno scolastico 2020-21 dell’I.C. “A. Scriattoli” di Vetralla, che hanno accettato la “sfida” di intraprendere il percorso de “Le Immagini della Narrazione”, trasformarlo in un vero e proprio progetto didattico, dare corpo ai loro sentimenti, alle loro reazioni sia emotive che razionali, e produrre dei lavori che rivelano spiccati interessi e sensibilità nei confronti dei temi affrontati.
La proposta iniziale del percorso traeva le sue motivazioni soprattutto dalle indicazioni contenute nel Protocollo d’Intesa ANPI-MIUR, in particolare laddove si precisa che lo scopo è quello di “Offrire alle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado un sostegno alla formazione storica, dalla documentazione alla ricerca, per lo sviluppo di un modello di cittadinanza attiva” - nonché nell’esplicitazione, nel documento stesso, del ruolo e dei compiti dell’ANPI in quanto associazione “… fortemente impegnata ed interessata a valorizzare, soprattutto nelle scuole, la storia e le vicende della seconda guerra mondiale, la Resistenza e la Guerra di Liberazione, a far conoscere a fondo la Costituzione e contribuire alla formazione dei giovani non solo sul piano culturale ma anche sotto il profilo del civismo e dei sentimenti concretamente democratici”.
Nella formulazione della proposta si è sottolineato in particolare come la scuola sia il luogo più idoneo per trasmettere alle nuove generazioni l’importanza della Memoria, per diffondere i valori contenuti nella Carta Costituzionale e nella Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo, e come sia importante dare spazio ad iniziative finalizzate a rendere le giovani generazioni consapevoli della necessità di mantenere vigile la Memoria, per impedire che la tragedia del nazi-fascismo e gli orrori delle deportazioni e dell’Olocausto possano ripetersi.
Il percorso, che prevedeva l’utilizzo di diversi tipi di materiali e di strumenti (visione di film e documentari fotografici, ascolto di conferenze, letture), si è articolato in diverse fasi di lavoro didattico che, a partire dagli stimoli proposti, si è concluso con la partecipazione ad un concorso cui è stato dato il nome di “Le Parole della Memoria”.
I docenti ed i ragazzi impegnati, con il lavoro da essi prodotto, hanno dimostrato di aver saputo cogliere ed apprezzare il valore della Memoria come componente imprescindibile di ogni società che fondi i propri principi costituzionali sul diritto, la tolleranza, il rispetto della diversità, la libertà, l’uguaglianza, la giustizia sociale.
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