GAZZOLO A VETRALLA
"Vita, costumi e studi di Dante,
come li raccontò Giovanni Boccaccio
"

 
HOME COLLANE EVENTI PRODUZIONI MUSEO
VETRALLA CITTÀ D'ARTE
SHOW ROOM
VIACASSIA
LIBRI ON-LINE FILMATI NOVITÀ CONTATTI
RIVENDITE/DISTRIBUTORI
LINK

indietro - avanti


Immagini effettuate durante le prove del monologo di e con Virginio Gazzolo "Vita, costumi e studi di Dante,
come li raccontò Giovanni Boccaccio
" tenutosi presso la sede della Casa Editrice Davide Ghaleb, a Vetralla (VT) il 17 agosto 2013. (foto di D.Ghaleb)

Nell’ambito delle iniziative del 700° Anniversario della nascita di Giovanni Boccaccio, si terrà il 25 agosto 2013, alle ore 21, presso la Casa Editrice Davide Ghaleb, a Vetralla (VT), in via Roma 41, Palazzo Paolocci, il monologo interpretato da Virginio Gazzolo.
 Si tratta di una raffinata e insieme ironica rivisitazione del Trattarello in lode di Dante di Boccaccio in cui il grande attore Virginio Gazzolo  fa interagire, i due autori, prosa contro poesia, biografia reale contro leggenda quasi “agiografica”.  Ma soprattutto porta in scena Boccaccio, alle prese con i propri sentimenti di poeta e di artista, tra l’elaborazione del culto del nome di Dante (Boccaccio fu, tra l’altro, il primo ad attribuire la qualifica di divina alla Commedia), qualche critica (soprattutto all’impegno politico del grande esule) e forse qualche spunto di riaffiorante invidia. Ma l’amore e l’ammirazione per la Commedia sono così forti, che lo stesso Boccaccio - grazie ad uno straordinario interprete come Gazzolo - a tratti, “diviene” Dante, in un dialogo appassionato e quasi in una “possessione” poetica, nella quale emergono e prendono corpo alcune delle pagine più alte della poesia dantesca.
Questa “lettura d’attore” ha esordito nel settembre dello scorso anno a Ravenna, nell’ambito del “Festival Dante 2012”, sotto la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca ed è stato trasmesso su RAI Storia nel programma “Dixit” di Giovanni Minoli.
L’iniziativa viene organizzata in collaborazione e sotto il patrocinio di Pro Loco di Vetralla, Istituto della Tuscia Rupestre, Sistema Museale di Ateneo e l’Accademia della Crusca, a sostegno della Casa Editrice Davide Ghaleb.
L’acquisto di un libro come biglietto di ingresso.

VIRGINIO GAZZOLO
Tra i più importanti attori di prosa del teatro italiano. Figlio di Lauro, debutta in teatro nel 1960 e inizia una lunga gavetta prediligendo lavori d'avanguardia e autori quali Beckett, Ionesco, Arrabal, Pinter, con la collaborazione del Gruppo 63. Fa parte anche della Comunità teatrale dell'Emilia Romagna –una delle prime cooperative teatrali autogestite– lavorando con G. Cobelli e R. Guicciardini. Importante la sua interpretazione ne L'histoire du soldat per il Maggio fiorentino con Sequi. Segue, dal 1980, una assidua collaborazione con il Centro teatrale bresciano: tra i dieci spettacoli a cui prende parte spiccano alcune tragedie, il Kean diretto da Aldo Trionfo e Isadora Duncan con C. Fracci. Negli anni '90 è protagonista di Aspettando Godot e Finale di partita con la regia di F. Tiezzi. Seguono due lavori con Missiroli: Capitan Ulisse di A. Savinio che gli valse il “Premio Idi '91” come migliore attore (che ha vinto anche nel '97) eBroken Glass di Miller. Ha recitato inoltre con N. Garella, M. Mezzadri, W. Pagliaro, G. Emiliani , M. Castri, L. Ronconi, E. Marcucci, con una predilezione per le opere contemporanee.  Straordinario protagonista di La collina di Euridice di P. Puppa,  L’attore di M. Soldati  e  Se no i xe mati no li volemo di Gino Rocca diretti da Giuseppe Emiliani.