Davide Ghaleb Editore
Il Palazzo Comunale di Nepi
LIBRERIA

Nota introduttiva
di Enrico Guidoni

Tra i palazzi comunali della Tuscia quello di Nepi è indubbiamente uno dei più interessanti sia per la qualità architettonica e scultorea della facciata sia per la felice posizione urbanistica frutto della accurata progettazione cinquecentesca in armonico rapporto con la principale piazza cittadina. Questo studio di Marina Stanziale maturato nell’ambito di una tesi di laurea discussa presso la Facoltà di Architettura di Valle Giulia (Università di Roma “La Sapienza”, Anno Accademico 2000-2001, relatore chi scrive), contribuisce notevolmente alla conoscenza delle vicende storiche dell’importante monumento sia attraverso i rilievi sia grazie alla documentazione d’archivio, in parte inedita. L’impostazione del volume tiene conto di una sua possibile utilità complessiva, destinata alle curiosità culturali di un pubblico non specialista, puntando tuttavia in modo particolare su quel supporto grafico, fotografico e archivistico che può rivestire una particolare utilità, per l’Amministrazione Comunale, ai fini di una migliore utilizzazione del Palazzo e di auspicabili azioni di recupero e di restauro. L’analisi del degrado della facciata (che l’autrice ha eseguito nel corso di restauro architettonico del professor Paolo Fancelli) costituisce infatti una indispensabile premessa per operazioni mirate di consolidamento e valorizzazione di un manufatto ricco e delicato in ogni sua parte.
Un sentito ringraziamento va al Sindaco di Nepi che ha accolto con esemplare disponibilità la proposta di contribuire alla pubblicazione di questo lavoro.
Cogliamo anzi l’occasione per rivolgere un appello ai Sindaci della Tuscia affinché si facciano promotori di questo tipo di iniziative culturali, consentendo a tutti i cittadini la conoscenza delle ricerche originali elaborate in ambito universitario. Ancora oggi purtroppo gran parte delle tesi di laurea promosse dal Museo della Città e del Territorio (a cominciare da quella, per molti versi paragonabile allo studio di Marina Stanziale, dedicata da Maria Pierdonati al Palazzo Comunale di Vetralla) restano inedite per la scarsa sensibilità alla cultura e al patrimonio storico di molte amministrazioni locali. Infine, è da sottolineare come anche questo studio porti un preciso contributo alla conoscenza della storia delle tecniche e dei materiali costruttivi e alla relativa terminologia.