Pur non partecipando attivamente alla militinza politica, è tra i candidati di De Gasperi e di Piccioni, ma molto vicino a Giovanni Gronchi. Stringe forte amicizia con Giorgio La Pira e con Igino Giordani, collaborando attivamente con quest'ultimo al settimanale "La via". Ma altrettanto con uomini di cultura diversa, come Giorgio Amendola.
Entra nel 1947 al Ministero dell'Agricoltura, nella Segreteria del Ministro Antonio Segni e, dopo una pausa presso la Presidenza del Consiglio del Ministri, torna al suo Ministero, nel settore delle foreste. Fonda a Milano una rivista per i forestali, che dirige per oltre venticinque anni e, per questa attività, frequenta assiduamente anche Vallombrosa, "testa e cuore della silvicoltura italiana", stringendo rapporti di grande stima e amicizia con i Benedettini, pur mai lasciando una secolare tradizione familiare con i Passionisti e, ex allievo sempre fedele, con i Gesuiti.
Cultura classica ed ispirazione profondamente religiosa costituiscono il filo conduttore dei suoi scritti, e le sue esperienze, le sue convinzioni, sono tutte raccolte e confidate in "Emmaus", il libro il cui titolo rivela già, come nel famoso, struggente episodio vespertino del Vangelo, il raccontarsi degli incontri avuti nella vita, anche per l'autore il più importante e deciso quello con la storia, la dottrina, la persona del Cristo Gesù.
I suoi libri:
Vetralla com'era, Viterbo 1967
Lettere all'Immacolata, Roma 1980
Tamurè, Ograro 1983
Emmaus, Ograro 1991
In confidenza, Viterbo 1997
Sui sentieri del cielo, Vetralla 2000
Prendere il largo, Vetralla 2001
E ceneremo insieme, Vetralla 2002
L'incoronazione, Vetralla 2005
Alle Sorgenti, Vetralla 2006