NOTA INTRODUTTIVA DELL'AUTRICE
Alcuni anni fa, prossima alla scelta di un argomento per la mia tesi di laurea in Storia dell'Arte Moderna, un caro amico mi invitò nel palazzo in possesso della sua famiglia dal secondo dopoguerra, sicuro che certamente ne sarei rimasta colpita. Mi ritrovai, infatti, ad aggirarmi nelle stanze affrescate di un bel palazzo cinquecentesco in cui ritornava con assiduità il riferimento al suo committente: Ascanio Celsi.
Chi era quest'uomo? Cosa stavano a rappresentare quelle immagini che si disponevano ordinate nei ricchi fregi che ornavano ogni sala? La curiosità ebbe la meglio e così, una volta constatato con un po' di sconforto che le fonti riguardanti il palazzo erano decisamente scarse, cominciai a lavorare con l'obiettivo di scoprire le vicende che portarono alla costruzione di questa dimora nobiliare ma, soprattutto, spiegare il significato delle molteplici raffigurazioni che trovano posto nelle sue stanze.
Il risultato è stato questo libro, tratto puntualmente dalla mia tesi, che si propone di presentare ai curiosi un frammento di storia inserito in quel contesto artistico-culturale che abbracciava il territorio di Nepi durante il XVI secolo.
La storia di un personaggio, Ascanio Celsi, legato al potente cardinale Alessandro Farnese, che con la costruzione della sua dimora, inserita nell'armonico sviluppo urbanistico farnesiano, offre un omaggio al suo protettore, ma non solo, attraverso la ricca serie di testimonianze pittoriche fortunatamente giunte fino a noi. Infatti, accade raramente di imbattersi in palazzi gentilizi divenuti proprietà private che ancora oggi, dopo secoli, custodiscono significative testimonianze dei loro antichi fasti.
La mia speranza, pertanto, è di contribuire con questo libro alla conoscenza e alla valorizzazione di un piccolo gioiello incastonato tra le bellezze artistiche del centro storico di Nepi che ne esalti ancor di più la sua già notevole identità culturale rinascimentale.
Colgo l'occasione per ringraziare le famiglie Fabrizi e Soldatelli che, con il loro significativo appoggio, hanno permesso la pubblicazione di questo libro. Ringrazio, inoltre, l’Ente Nepi e l’Amministrazione Comunale di Nepi per il contributo concessomi.
Un ringraziamento particolare va a Paolo Fabrizi senza il quale questo lavoro non sarebbe stato possibile, ed infine, ringrazio sentitamente il Dott. Stefano Francocci per i suoi preziosi consigli e l'Arch. Claudio Nelli per il suo professionale apporto tecnico.