Abbiamo voluto valorizzare un luogo di grande rilevanza storico archeologica quale il santuario rupestre di Demetra, in località Macchie delle Valli a Vetralla: un luogo prezioso come patrimonio della comunità tutta, e come patrimonio particolare delle donne dei territori limitrofi e della provincia;
la sua relativamente recente scoperta lo rende ancora ignoto alle/ai più, relegandolo purtroppo tra i tesori nascosti e sottovalutati, che meriterebbero una diversa attenzione.
Il santuario si trova in prossimità di una grotta naturale e di un’antica sorgente d’acqua, anticamente elementi spesso associati a luoghi sacri e a culti di divinità sotterranee e femminili, ed è stato vissuto a lungo e nascosto per un tempo ancora più lungo.
La statua di Demetra ha riposato nel suo tempietto, protetta da sette metri di terra e di vegetazione, a poche centinaia di metri da quella che è conosciuta come la chiesa di Santa Maria della Folgore, tra Vetralla e Blera; Demetra è stata riportata alla luce solo nel 2006, durante una campagna archeologica condotta dalla Soprintendenza.
Tuttavia, la particolare localizzazione del santuario rupestre, lontano dal centro storico, in un contesto socioculturale di piccolo paese di provincia, la difficoltà di integrare un pezzo così importante della storia e della religiosità precristiana in un contesto moderno, l’alone di incertezza che circonda i culti misterici – in particolare quelli femminili – rendono la sua attuale fruizione limitata.
L’associazione Erinna ritiene che la valorizzazione di questo luogo possa aprire spazi importanti di elaborazione e rielaborazione, possibilità nuove di scoperta, riscoperta e di integrazione del luogo nel territorio circostante e nel tessuto storico sociale che lo ospita; questo scopo è stato raggiunto attraverso la promozione del punto di vista specifico delle donne che hanno deciso di attraversarlo con uno sguardo diverso.