ARCIONELLO - LA BATTAGLIA IN CONCERTO |
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Venerdì 27 agosto - ore 21.00, Silvio Ciapica e Antonello Ricci Antonello Ricci: Voce e armonica a bocca PRESENTANO:
con i disegni Live di Alfonso Prota La battaglia, da cui le canzoni traggono spunto, è nota a Viterbo come “battaglia dell'Arcionello”. L'Arcionello, una suggestiva vallecola disegnata dal fosso Urcionio-Luparo e circondata da pareti a picco di peperino, pietra vulcanica tipica della zona. Poche centinaia di metri a monte delle mura dell'XI-XIII secolo. Proprio l'Urcionio, che oggi scorre intubato sotto la città, definì col suo andamento il profilo della Viterbo medievale. Raggiunta dall'espansione urbanistica degli anni '60-'70, per qualche capriccio del destino la forra fu risparmiata dagli appetiti del Godzilla palazzinaro. Oggi è una singolare enclave campagnola assediata da brutti edifici, un buco nero dimenticato in pieno centro urbano. Manti di rovi e ortiche impenetrabili, sentieri interrotti, canneti e orti in via di abbandono. Si sa, l'abbandono produce degrado. Poi le puntuali invocazioni alla dea Igiene. Ed ecco che le ruspe sono tornate. Vorrebbero finire il lavoro. Nel settembre 2003 un folto gruppo di Viterbesi si organizza nel coordinamento “Salviamo l'Arcionello”. Cittadini lucidi e coraggiosi che, nel malinconico silenzio delle istituzioni, lottano con vigore in tutte le sedi democratiche: passeggiate-racconto, denunce sulla stampa, osservazioni formali. Esposti. Fino a restituire alla città consapevolezza del valore storico-ambientale di un'area dimenticata per decenni ed ora a rischio di un recupero snaturante. Una battaglia di civiltà contro quell'urbanistica che Le Corbusier chiamava “dell'asino”, irrazionale ed egoistica. Il 24 dicembre 2008 con legge regionale n. 23 la Regione Lazio istituisce la riserva naturale “Valle dell'Arcionello”.
LA BATTAGLIA DELL’ARCIONELLO: MUSICA PER ORECCHIE IN ASCOLTO! |