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Evento: LeafNode Biglietti: free admittance Luogo: via Asmara n 85, Vetralla (VT). Data: 14 marzo 2011, ore 16 (dalle 16 alle 19) Autori: Riccardo Ajossa, Carla Paiolo,Valentina Pasquinelli, Fabio D'Angelo Genere: Mostra collettiva & Performance Curatore: Viola Nerante Info: carla.paiolo@hotmail.it
LEAFNODE è il quarto appuntamento dei cinque previsti tra Viterbo e Roma, all'interno del progetto itinerante DISAMBIGUA ART-SPACE#1. Riccardo Ajossa, Carla Paiolo, Valentina Pasquinelli, Fabio D'Angelo si incontrano per questo evento che trova la sua giusta collocazione nel verde, dove una realtà non artefatta ci ricorda l'esattezza e la misura dei tempi con i quali la natura parla, e a quella che è la nostra capacità d'ascolto. (Un messaggio da inviare virtualmente ad un luogo di potere dove decisioni non adeguate possono ledere e limitare la crescita culturale di un Paese). LeafNode rimanda alla “sensibilità” che permette di passare dall'ascolto alla coscienza con cui si osserva ciò che ci circonda. Qui l'azione o la non-azione è fondamentale per mantenere non solo un equilibrio, ma anche per non distruggere quei versi poetici che un albero spontaneamente crea, con il suo essere/stare al mondo. Una visione ribaltata della realtà è forse quella con cui l'uomo trova giustificazioni alle proprie azioni che vanno contro natura, un rovesciamento totale nel quale il proprio egoismo ha ragion d'essere. Così nella terminologia informatica troviamo spesso questo tipo di organizzazione di informazione dei dati: qui abbiamo un ordine gerarchico che parte da una “radice” e a seguire un “albero”, graficamente visualizzati “sotto-sopra”- con la radice in alto, e il resto dell'albero sotto. Da questo arriviamo, dopo una serie di nodi, ad un nodo foglia (LeafNode) in particolare, nel quale entrano informazioni ma non ne escono. LeafNode da un lato ci indica una realtà snaturata, una sensazione di immobilismo, e dall'altro ci inserisce in quella dimensione da preservare, dove ci sono tempi esatti, ascolto e possibilità di rimettere un albero nel verso giusto. In fondo c'è ancora una netta distinzione tra reale e virtuale, e c'è una logica ben precisa laddove si incrociano, che permette di nuovo una separazione. ...Risalire nella trasparenza del cielo e toccare l'impalpabile, niente di più difficile e semplice allo stesso tempo. Viola Nerante |