In cammino sui sentieri dell’esilio di Santa Rosa |
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In cammino sui sentieri dell’esilio di Santa Rosa con i racconti di Antonello Ricci La tradizionale camminata che ha lo scopo di rievocare l’esilio di Santa Rosa iniziato, secondo le fonti storiche più autorevoli (descritto anche sulla Vita I), il 4 dicembre 1250 e conclusosi nei primi giorni del gennaio successivo, anche quest’anno avrà la partecipazione di esperti accompagnatori. Tra gli altri ci sarà anche lo scrittore, studioso di letteratura Antonello Ricci, molto abile nella storia orale e poesia improvvisata che, con il suo tascapane pieno di storie, allieterà i partecipanti durante le soste. La manifestazione si articolerà, nei tempi e negli spazi (3 giorni per circa 60 km di percorrenza), nel seguente modo: 1° giorno (sabato 10 settembre 2011) – Appuntamento ore 8 in piazza San Francesco a Viterbo. Partenza dopo la Santa Messa e la benedizione impartita da padre Agostino Mallucci ofm. Il percorso sarà quasi interamente interno ai boschi, sui sentieri dei Monti Cimini (molto verosimile a quello che ha compiuto Santa Rosa), e si snoderà per Via della Palanzana, località Chiesuola. Strada Costa Volpara, Strada Piscine, Sorgente dell’Acquaspasa, Roccaltia, La Trinità, fino a Soriano nel Cimino. Un percorso di 20 km circa da compiersi in circa 7 ore, con sosta per il pranzo all’aperto presso la Sorgente Acquaspasa. Si partirà da un’altitudine di circa 370 metri slm (Viterbo – Cappuccini), per arrivare a Soriano nel Cimino con 510 metri slm, toccando anche punte di circa 700 metri slm (Roccaltia). Il percorso, già sperimentato nelle altre precedenti edizioni, ed effettuato in 5 ore di camminata, è straordinariamente immerso nel verde, tra querce e faggi, in equilibrio biologico con la fauna, luogo ideale per spunti e riflessioni naturalistiche e spirituali. Non mancano, ovviamente, anche attrazioni di tipo storico artistico (chiesa della SS. Trinità all’interno del bosco, antiche fontane scavate nella pietra, romitori ecc.). La giornata si concluderà con il ritorno a Viterbo tramite il trenino della Met.Ro.. 2° giorno (sabato 17 settembre) – Appuntamento ore 8 in piazza Vittorio Emanuele a Soriano nel Cimino. Il percorso si snoderà lungo le strade bianche interpoderali e all’interno dei boschi che ci porteranno fino a Vitorchiano. Molto interessanti la zona archeologica di Corviano, Santa Maria degli Arrotini, San Michele fino ad arrivare in Vitorchiano. Anche qui la giornata si concluderà con il ritorno a Viterbo tramite il trenino della Met.Ro.. 3° giorno (domenica 18 settembre). Appuntamento ore 8 presso il Palazzo comunale di Vitorchiano. Dopo la colazione offerta dalla Prologo all’interno della Sala consiliare partenza a piedi, prevista per le ore 9,00 circa da Vitorchiano. Il percorso si snoderà costeggiando la stazione e la linea ferroviaria, proseguendo per Strada Piscine, Strada Costa Volpara, Chiesuola, Palanzana fino ad arrivare in Viterbo. Tempo di percorrenza circa 5 ore, per 15 km circa, con pranzo finale a Viterbo in luogo da definire. Questa iniziativa è ormai diventata un’appuntamento turistico-religioso con cadenza annuale. Un ritorno alla dimensione umana, utile per comprendere il sacrificio che fece Santa Rosa, malata d’agenesia congenita dello sterno in questi 60 km effettuati in pochi giorni, circa due mesi prima della sua morte, avvenuta il 6 marzo 1251. Un’iniziativa utile, oggi più che mai, per riavvicinare i giovani alla natura e alla semplicità secondo lo stile francescano. Molti gli spunti per le riflessioni: secondo le fonti storiche, infatti, durante il percorso Viterbo-Soriano, Santa Rosa predisse la morte di Federico II di Svevia (alla vigilia di San Nicola), si riparò poi nel paese presso la cosiddetta “Cuna”, evangelizzò gli abitanti delle campagne tra Soriano, Vitorchiano e Viterbo (con la guarigione della cieca Delicata e la sfida contro l’eretica con la prova del fuoco). Questa manifestazione è realizzata, con il patrocinio dei Comuni di Viterbo, di Soriano nel Cimino, di Vitorchiano, della Provincia di Viterbo, grazie all’impegno dell’associazione culturale Take Off, presieduta da Silvio Cappelli, di Mario Latilla membro del Masci, di Sabatino Di Berardino esperto forestale e di padre Agostino Mallucci ofm parroco nella basilica di San Francesco. Info Silvio: 338 2129568 |