VITI/CULTURA, VITI/COLTURA Le uve nella Tuscia. Storia,Aarte, Coltivazione |
HOME | COLLANE | EVENTI | PRODUZIONI | MUSEO | ||
LIBRI ON-LINE | FILMATI | NOVITÀ | CONTATTI |
Vetralla,
Museo della Città e del Territorio sabato 26 ottobre Programma Coordina Gabriele Anelli |
Con questo incontro di Studi, organizzato dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie per l’Agricoltura e le Foreste, la Natura e l’Energia (DAFNE) insieme al Dipartimento di Scienze dei Beni Culturali (DISBEC) dell’Università della Tuscia, Viterbo, e la collaborazione dell’Azienda Agraria dell’Ateneo, si è voluto creare un momento di confronto e conoscenza su un tema estremamente attuale che vede la competenza di due aree, l’umanistica e la scientifica, ben rappresentate nel nostro Ateneo e che spesso si trovano a collaborare su tematiche comuni. Nel patrimonio di varietà vegetali coltivate in Italia i vitigni locali assumono una particolare valenza legata non solo al carattere sensoriale dei vini derivati, ma anche al loro valore storico, culturale e al forte potere evocativo delle tradizioni agrarie ed alimentari del territorio cui appartengono. La Tuscia, storicamente crocevia di spostamenti di popolazioni e di merci, ha una produzione enologica molto antica ed un germoplasma viticolo piuttosto diversificato che ha origine dalle civiltà pre-romane. La coltivazione dell’uva e la diffusione del vino sono state più volte al centro dell’interesse di studiosi di ambiti diversi in quanto il tema, in ogni epoca, coinvolge aspetti economici, paesaggistici e materiali non trascurabili. Nel corso dell’ultimo secolo per ragioni di mercato la viticoltura della Tuscia è stata caratterizzata dal progressivo abbandono della coltivazione dei vitigni tradizionali, le cui identità genetiche e potenzialità qualitative e produttive sono in realtà ancora poco conosciute. Porre l’accento, con questo momento di conoscenza e confronto tra diversi “saperi”, oltre che sulle specificità vegetali, anche sugli aspetti storici, archeologici ed artistici che la coltivazione dell’uva ha generato in questo territorio della Tuscia, mira a condividere con un vasto pubblico un dibattito scientifico che vuole la valorizzazione delle tradizioni locali. Il miglioramento delle produzioni vitivinicole di qualità dell’area, in particolare quelle ottenute con metodo biologico, può ricevere un importante contributo proprio dal recupero, studio e selezione del germoplasma di uve locali, da tempo curati e sperimentati dall’Università della Tuscia. Sarà presente alla manifestazione una rappresentanza di aziende vitivinicole del territorio che dedicano parte della loro attività alla valorizzazione di produzioni locali
|