Già all’epoca in effetti l’auto-accusa presentava delle palesi incongruenze. Eppure il delitto era stato gettato nel dimenticatoio e bollato come sconveniente secondo l’etichetta del tempo. Del resto, la sua omosessualità era piuttosto nota, si sapeva che quei “ragazzi di vita” che celebrava nei suoi romanzi, Pasolini li conosceva bene e li incontrava spesso, forse addirittura si prostituivano. Un delitto a scopo di lucro, vista la loro disperata miseria da lui sapientemente descritta, era piuttosto prevedibile.
Il regista però, in seguito anche alla riapertura del caso, propone un’interpretazione suggellata dall’esame di carte processuali, dichiarazioni e documenti del tempo.
Si è mosso poi ascoltando le testimonianze degli amici e dei conoscenti di Pasolini, di coloro che gli erano stati più vicini negli ultimi giorni di vita e soprattutto dello stesso Pelosi. Il presunto omicida, che ha scontato la sua pena, collabora attivamente alle riprese del film, ma ancora si astiene dal raccontare interamente come siano andate le cose quella notte, dopo la cena che Pasolini gli ha offerto nel ristorante “Biondo Tevere”, sulla via Ostiense, con quel tragico epilogo consumatosi ad Ostia.
Pasolini, con la sua attività politica e con le sue inchieste giornalistiche, era un personaggio scomodo a molti, la malavita romana lo teneva d’occhio da tempo, veniva spesso seguito e minacciato.
Il romanzo al quale stava lavorando poco prima di morire e mai concluso, “Petrolio”, sembra infine suggerire la pista dello stragismo italiano e internazionale legato al petrolio che andava profilandosi in quegli anni.
Il film dunque vorrebbe non solo far luce su una verità mai rivelata, ma riabilitare la figura di questo poeta, scrittore, regista, attore e giornalista italiano, che per le modalità della sua morte è stato spesso discriminato, la cui dignità è stata infangata dall’opinione pubblica “incolta”, ma che aveva cercato di avvertire l’Italia dei pericoli in cui stava incorrendo, stimolando la coscienza politica e critica delle nuove generazioni: così ha dichiarato Bruno.
Ingresso ad offerta.
Tesseramento 5€.
In seguito alla proiezione è previsto l'incontro con il regista Federico Bruno e un aperitivo a buffet.
L'associazione Musicalcentro ringrazia per la collaborazione l'associazione culturaleCooltura 2.0 e il Sistema Museale dell'università della Tuscia!!!