LIBRERIA
|
Recensione da: "Dalle Scuole" di Luisa Mattia, in "La Vita Scolastica" n. 6, 16 nov. 2005. |
Vetralla, Fiabe e filastrocche “saporite” Di questi tempi capita di ascoltare – soprattutto in tv- gente più o meno ”esperta ” che pontifica sulla necessità di passare un tempo sano con i bambini, soprattutto raccontando e leggendo storie. Qualcuno aggiunge I’inevitabile nostalgia per la nonnetta che raccontava accanto al focolare, dimenticando che il concetto stesso di focolare, con le sue fiamme e le sue braci, è sbiadito e sconosciuto alla maggior parte degli attuali genitori e insegnanti. Chiacchiere, insomma. Resta la fondatezza del messaggio e, per fortuna, una scuola ”buona” che recupera, senza troppi clamori, il racconto popolare, la narrazione orale e ne fa oggetto di esperienza e strumento di crescita. E’ successo a Vetralla, in provincia di Viterbo, dove Gabriella Norcia, insegnante di Scuola primaria, si è messa a cercare raccontatori di storie e poi, insieme ai suoi alunni, le ha trascritte e illustrate. II risultato di questo lavoro si trova nel volumetto Fiabe e filastrocche vetrallesi (Davide Ghaleb Editore, pp. 48, euro I0,00), che raccoglie versioni diverse di grandi fiabe popolari. Scopriamo così che la simpatica Storia di Pitello è una variante di Pollicino e che a Vasanello, poco più in là di Vetralla, Cecio è il nome che la tradizione attribuisce all’intrepido ragazzino che ha sconfitto fame e orchi. II lavoro, che ha coinvolto i bambini di una V elementare anche come illustratori, non ha disdegnato neppure le versioni dialettali di due fiabe, Bronzolina e La capra satolla che il libro propone in tutta la loro forza narrativa e con le dovute ”acrobazie” ortografiche. La lettura ne esce ”insaporita” per le coloriture lessicali (e immaginiamo che i bambini vetrallesi ne abbiano goduto appieno). II testo scorre in modo comprensibile ma, per chi avesse difficoltà, c’è anche la versione in italiano. Gabriella Norcia, Vetralla (Vt) |