Vado via oltre il tempo - Maria Antonietta Pasqualetti |
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Note introduttive |
Cara zia, Il tuo pensiero resta oltre il tempo, Caterina Presciutti |
Quando mi è stato chiesto di scrivere qualcosa per il libro di poesie di Maria Antonietta, ho avuto un immediato rifiuto psicologico, prima di tutto perché non ho la bella penna di Maria Antonietta e poi perché ritengo che le sue poesie non hanno bisogno di alcuna spiegazione. Però, mi sono detta che non tutti hanno avuto la fortuna di conoscerla come me (trenta anni di amicizia), la fortuna di poterle parlare, di poter condividere con lei i pensieri, le emozioni. Perché Antonietta era "una piccola grande donna", che ha sempre combattuto nonostante la sua malattia e tutte le avversità che questa le aveva creato. Nonostante tutto, andava avanti, forte e combattiva. Ogni volta accusava il colpo per un piccolo movimento in meno che poteva fare, proseguendo per la sua strada come se niente fosse e continuando ad essere gioiosa per quello che ancora riusciva a realizzare. Dal collare al bastone, dalla sedia a rotelle al letto, l'involversi inesorabile della malattia la portava comunque ad apprezzare quel poco che aveva, non dandosi mai per vinta e buttandosi sempre in qualche attività che la impegnasse e che l'aiutasse a non bloccarsi completamente. Tutto questo con gioia, con coraggio e con un'attenzione al futuro, anomala per una malattia come la sua. La sua grande voglia di vita l'ha portata a non scoraggiarsi mai, ad andare avanti nonostante tutto e ad aggrapparsi a quel poco che riusciva ad avere con le unghie e con i denti. La voglio ricordare per sempre così mentre dice qualche battuta spiritosa, mentre grida “Pista!!!” facendosi spazio in casa con la sedia a rotelle ed affermando sempre “La vita è bella...” nonostante tutto. Lucia Marinelli |