Nota biografica
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Vincenzo Marro (Roma 1945 - Viterbo 2011); ha vissuto a Vetralla dedicandosi anche all'attività di intagliatore del legno.
La sua vicenda letteraria è legata, fil doppio, a quella più strettamente personale: fu infatti in seguito ad una forzata degenza che un'amica, nell'intento di alleviare le di lui sofferenze, lo iniziò al sapore di un libro.
Fatto sta che quella momentanea "panacea" divenne per Marro una delle maggiori passioni e nel giro di pochi anni riuscì a stipare un bagaglio considerevole di letture: buona parte di classici di prosa e poesia, un nutrito numero di autori del novecento, fino ad arrivare ad interessarsi alla saggistica di stampo psico-sociologico.
Attraverso quest'ultima Marro tentava un approccio conoscitivo alle emozioni, prima fra tutte la sofferenza che così fortemente |
negli anni lo aveva attanagliato.
Ma come il presbite che vede sfocato ciò che è troppo vicino, Marro ebbe bisogno di porre a debita distanza quel che sondava dentro di sè.
Fu così che lo tirò fuori e lo adagiò sulla carta.
E sulla carta le emozioni si fecero versi e lui, Vincenzo Marro, divenne poeta. |
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