Mara Valeri (Fabro Scalo, 11 maggio 1933).
Una nuova selezione di versi.
Lo stesso legame con la terra d'origine, l'Umbria.
Lo stesso rispetto per la Tuscia, dove risiede.
Costante dedizione alla scrittura, alla natura, all'arte perché costante è l'osservazione, esterna ed interna:
nella pratica profonda di luoghi e “personae”, come nella riflessione solitaria.
Invariato, in buona sostanza, è lo slancio alla vita.
Da cui la Valeri, la donna e l'autrice, riceve di ritorno nuova propensione alle cose, tutte.
Finanche alle cose letterarie,
edite ed inedite, proposte in questa silloge.
“…quello che volevo dire,
e ciò che desideravi ascoltare,
nelle mie pagine
Io l'ho scritto”.
Versi lirici e, di più, programmatici.
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