“Animi Motus”, è arrivato alla pubblicazione dopo “Le favole del tempo” (Lalli Editore 1988) e dopo “Carmina Nova”, presentato nel 2005.
Paradossalmente, nella mia trilogia, questo nuovo volume avrebbe dovuto collocarsi tra “Carmina Nova” e “Le favole del tempo”: infatti queste ultime procedono sul filo dei ricordi raccontati dalla mia vita e ritornatimi alla mente attraverso il filtro del tempo passato e accolti con lo stupore di chi ascolta favole che non appartengono alla realtà, o meglio, che non le appartengono più. Quindi sono rivissute nella mente generando emozioni, appunto “Animi Motus”, che è il titolo di questo volume. A loro volta, le emozioni sono alla base dei sentimenti che sono stati il filo conduttore di “Carmina nova”: tutte e tre le opere si collocano comunque su un piano che le accomuna e che è quello delle mie esperienze, dei miei affetti, delle mie fantasie, dei miei ricordi che non sono eccezionali per me se non in quanto potrebbero esserlo un po’ per tutti. Ed è il fattore, credo, che ha determinato il successo dei due primi volumi e, spero, anche di questo.
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