Prefazione
Sono 75 ballate poetico/teatrali e un prologo, per disegnare un mondo alla fine del mondo, il nostro...sono state concepite e scritte buona parte nel secondo lockdown.
È un affresco grottesco e feroce del genere umano in tutto il suo decadimento e imbarbarimento. Ogni partenza diventa una falsa partenza, un aspettare che qualcosa possa cambiare anche senza prendere posizioni, senza esporsi e quindi senza rischiare.
Da queste ballate esce fuori la spietatezza, l’immoralità del potere, l’arroganza, la meschinità, ma anche l’impotenza di chi soggiace, però con qualche guizzo qui e là di voglia di cambiamento, rivolta, rivoluzione, con volteggi acrobatici e doppi salti mortali, per poi ricadere nella polvere. Parole poi, tante parole, per denunciarne lo svuotamento del loro significato, parole svilite e immiserite, diventate solo involucri, simulacri del nulla o che nascondono qualcos’altro.
Lo scontro è fra parole vere e parole menzognere. Chi vincerà? Anche perché non è detto che la verità non sia la menzogna e viceversa.
In tutto questo siamo disorientati e avvertiamo di aver smarrito la strada!
Quello che bisognerebbe fare è restituire alle parole dignità, senso e vitalità. Per fare questo va azzerato tutto per ricostruire un nuovo mondo, perché questo è basato esclusivamente sulla menzogna.
Sì, una parola! Direbbe una delle voci delle ballate...ma nell’ultima c’è una speranza, o forse desiderio sogno, di ritrovare un nuovo inizio.
Da teatrante, queste ballate le ho scritte vedendo i personaggi muoversi e sentendone la voce o le voci. In qualche modo queste ballate le ho vissute dentro di me, fissandole poi sulla carta, anzi, su di un file come se fosse la mia pelle.
Troverete a volte due voci contrastanti, all’interno delle ballate, che sono divise dal carattere di stampa, uno normale stampatello e l’altro in corsivo.
Per una mia scelta stilistica non vengono usati segni di punteggiatura.
Una selezione di ballate è anche uno spettacolo con musica dal vivo del musicista, performer, compositore e autore di teatro musicale, Salvo McGraffio.
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