Paolo Bianchini, ha iniziato la sua carriera cinematografica come aiuto regista in numerosi film con i più importanti registi italiani tra cui Luigi Zampa, Mario Monicelli, Luigi Comencini, Vittorio De Sica, Edoardo De Filippo, Giuseppe Patroni Griffi, Mauro Bolognini e Sergio Leone
È stato anche autore di sceneggiature, alcune di grande successo, come "I sette uomini d'oro" e "Ad ogni costo", proseguendo la sua attività come regista nel genere del cinema commerciale, realizzando una decina di film, tra i quali “Hipnos” e “Devil’s man story”, che sono diventati film di culto in Europa e negli Stati Uniti, e sono stati citati da QuentinTarantino e David Cronenberg.
Ha lavorato in pubblicità, occupandosi di regia e di creatività sia in Italia che all'estero, con le maggiori Agenzie internazionali, dirigendo in Italia e all’estero circa duemila spot pubblicitari.
Nel 1997 lascia torna al cinema, realizzando il film "La grande quercia", del quale è autore anche della sceneggiatura. Il film ha avuto successo e riconoscimenti in molti tra i più prestigiosi festival in tutto il mondo, tra i quali:
· Premio della critica alla protagonista femminile al Festival di Berlino
· Globo d'oro della stampa estera
· Grand Prix al Festival di Napa Valley in California
· Chicago film Festival
· Premio Speciale dell'Unicef
· Festival Internazionale del Cinema per i Giovani di Laon in Francia, dove riceve tre premi sui quattro in palio.
Nel 2002 realizza per la RAI, in qualità di regista e sceneggiatore, il TV movie "L'uomo del vento" che viene patrocinato dall'UNICEF, nel 2003 la fiction in due puntate "Vite a perdere" selezionato al Prix Italia, nel 2004 “Posso chiamarti amore“ con Enrico Lo Verso e Deborah Caprioglio.
Nel 2005 dirige per RAI 1 il TV movie “Il bambino sull’acqua” con Beppe Fiorello e Vittoria Belvedere.
Dal 2002 è Ambasciatore dell'Unicef per il suo impegno nelle problematiche dell’infanzia trattate in molte delle sue opere. |