Un primo lavoro sistematico sugli antichi portali (e sui relativi portoni lignei) è stato condotto, sul centro storico di Vetralla, dagli allievi della Scuola di Specializzazione in Restauro dei monumenti dell'Università di Roma “La Sapienza” nel 1993; i relativi rilievi e le immagini fotografiche sono stati esposti presso il Museo della città e del territorio nella mostra aperta dal 19 marzo al 15 maggio 1994.
In questa sede presentiamo l'esito di una ricerca condotta dagli studenti della Facoltà di Architettura “Valle Giulia”, dell'Università di Roma “La Sapienza”, nell'ambito dei corsi di “Storia dell'architettura moderna” e di “Storia dell'urbanistica e dell'architettura moderna” tenuti da chi scrive durante gli anni accademici 2000-2001 e 2001-2002. La ripresa di un'analoga tematica a qualche anno di distanza e l'adozione di una simile metodologia di studio, non deve far sottovalutare alcune differenze tra le due esperienze. Nella prima gli architetti specializzandi, già esperti in rilevamento, avevano anche prodotto proposte di restauro (e anche di rifacimento di più adeguati portoni lignei nei più vistosi casi di sostituzione con moderne e scadenti chiusure ad esempio saracinesche metalliche), mentre nella seconda gli studenti, ai primi anni di università erano nella maggior parte alla loro prima esperienza di contatto diretto con l'architettura storica.
Al di là dei risultati, strettamente paragonabili, fatte salve le differenze tra le due cittadine e tra gli esempi considerati, queste ricerche fortemente innovative hanno la funzione di documentare e proporre ai cittadini, alle amministrazioni comunali e agli organi di tutela un importante patrimonio ancora sostanzialmente sconosciuto e fortemente a rischio per carenza di vincoli e di validi criteri di conservazione e restauro.
Questo nuovo volume della serie “Quaderni di Capranica”, uno dei centri della Tuscia più attentamente e assiduamente studiati, sotto vari punti di vista, per iniziativa del Museo della città e del territorio, testimonia anche di una particolare sensibilità dell'amministrazione comunale che da diversi anni sostiene con coerenza le pubblicazioni dedicate al patrimonio storico artistico e monumentale.