"DONNA OLIMPIA LA PIMPACCIA DE PIAZZA NAVONA" |
---|
“Non è mio pensiere di scrivere esattamente la vita di Donna Olimpia, che fu un uomo vestito da donna per la Città di Roma, ed una donna vestita da uomo per la Chiesa Romana”. Accidenti. È proprio così, con questo divertente e barocco alambicco di parole (in retorica lo chiameremmo “antimetabole”) che principia l’incredibile sequenza di boatos intitolata “Vita della celebre D. Olimpia Maldacchini in Pamfilj cognata di Innocenzo X da cui ebbe illimitato potere nel governo della S. Sede durante il di lui pontificato”. Una “storia del secolo XVII” che l’editore giura “fedelmente copiata dal Manoscritto di un Contemporaneo” ma che – significativamente offerta alle stampe nell’anno 1849, ai tempi cioè della repubblica romana – fin troppo sa di romanzesco manzoniano... Dopo il successo dei primi quattro episodi (Galiana bella, Vittoria Colonna, Rosina la santa giovinetta e le donne della Commedia dantesca, Beatrice in testa) ribadiamolo: la sfida intrapresa da Banda del racconto con questo inedito ciclo di passeggiate/racconto, non era delle più facili né prevedeva esiti scontati. Perché quand’anche – anche a Viterbo – le donne sembrino, qua e là, nel corso dei secoli, essersi affacciate da protagoniste ai piani nobili della storia, con il tocco straordinario di una “differenza” di genere, esse sono comunque rimaste Senza-Voce. Eh sì, perché la storia è e resta scrittura. La scrittura è potere. E il potere, ahimè – soprattutto quello dell’inchiostro, dello stilo e della gomma da cancellare – è sempre stato brandito dagli uomini. Questo, al tempo stesso, l’aspetto più appassionante di tale sfida: sfregare e rievocare, dalla lampada magica di carte vergate in terza persona da un narratore maschio, una voce femminile in prima persona. Recuperarne, con umiltà, la luminosa soggettività. * * * * * Prossimo episodio della serie, domenica 5 novembre (mattina): “ATI, professione principessa etrusca” con appuntamento nella pittoresca cornice della necropoli di Castel d’Asso. In omaggio al Distretto dell’Etruria meridionale, la passeggiata “all’etrusca” verrà bissata a dicembre.
|