“Porte aperte al Museo”
Sotto questa dicitura il Museo mette a disposizione la sala conferenze (spazio espositivo, luogo per conferenze, proiezioni, spettacoli teatrali e musicali) per ospitare coloro che desiderano utilizzare il Museo della città e del territorio, struttura museale dell’Università della Tuscia, a fini culturali. Inaugura questa serie di eventi la Mostra di pittura di Maririta Murgiano che si terrà il 7 ottobre alle 17.30, presso il Museo della Città e del Territorio, in via di POrta Marchetta a Vetralla (VT). La mostra, realizzata in collaborazione con la Casa Editrice Davide Ghaleb, proseguirà l'8 ottobre salle 16 alle 19. Interverrà Lilia Bevilacqua, maestra di "luci e colori".
Maririta Murgiano è laureata in Scienze politiche e ha studiato etnopsichiatria a Parigi (Ecole des hautes etudes). È sposata con un figlio. Ha vissuto a Roma, a Parigi e negli Stati Uniti (Boston e New York). Attualmente vive a Roma immersa nel mondo della pittura (acquarello) e della poesia.
“La pittura, la poesia, la musica, il canto, la danza sono, per me, le forme di espressione più piene e più ambite, perché sono le uniche in grado di generare un io armonico, un’unità interiore dove si incontrano e si fondono i sensi, la mente ed il cuore. Purtroppo la quotidianità della vita, pur arricchendo il bagaglio esperienziale, spesso disturba la “saggezza”, impregnata della storia del cosmo, insita in noi, che garantirebbe l’equilibrio del corpo e dell’animo. Come conseguenza, l’io si divide e a volte va in pezzi. L’arte ricompone e porta all’armonia interiore e alla sintonia con il mondo circostante, in tempi e spazi ridisegnati”
Maririta Murgiano
Gli acquerelli e i versi che li accompagnano, in questa mostra di Maririta Murgiano, ci parlano di un'artista poliedrica, che ha bisogno di esprimersi attraverso forme e modalità diverse. Un mondo interiore di forti sentimenti ed emozioni, che vuole conoscere ed esplorare spazi e cieli nuovi, sensazioni mai provate, intimità nascoste.
Un'artista, completa, insomma.
Gli acquerelli, in particolare, hanno una capacità notevole di suscitare sensazioni positive, attraverso sfumature di colori, che fanno emergere nell’osservatore attento il suo stato d'animo soggettivo, corredato del vissuto di emozioni e ricordi. I colori usati evocano il fascino della bellezza.Ma tutto questo non basta all'artista. Ha bisogno di rafforzare questo richiamo alla vita, usando anche la forza delle parole. E le parole, in forma di versi, rendono ancora più incisivo il linguaggio armonico degli acquerelli.
Alla fine è un concerto, con più strumenti che suonano e che parlano.Parlano di vita: di momenti tristi insieme a quelli di gioia.
Complessivamente, Maririta, con queste sue opere in mostra, ci lancia un potente richiamo alla vita.Un dono da godere con toni caldi e con leggerezza. Come i suoi acquerelli e i suoi versi.
Lilia Bevilacqua
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