Davide Ghaleb Editore

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"ATI
professione principessa etrusca "


7 PASSEGGIATE / RACCONTO AL FEMMINILE

Una iniziativa patrocinata e finanziata dal
Comune di Viterbo e
Distretto dell’Etruria Meridionale

Per le cure di Antonello Ricci e Banda del racconto
in collaborazione con la Casa Editrice Davide Ghaleb

Domenica 3 dicembre 2017 ore 10.00

appuntamento al parcheggio della necropoli rupestre
di Castel d'Asso

7° ed ultimo appuntamento del ciclo

Conduce Antonello Ricci
Regia Pietro Benedetti
In scena: Laura Antonini
nei "panni" dell'immaginaria principessa etrusca

Percussioni: Roberto Pecci

Saluti iniziali di Luisa Ciambella, vice Sindaca di Viterbo

Partecipazione gratuita


Viterbo. Domenica 3 dicembre ore 10.00. A distanza di un mese, la Banda del racconto torna nella pittoresca cornice della necropoli rupestre di Castel d’Asso. Si replica “ATI, professione principessa etrusca” (attenti però: le nostre non sono mai banali repliche). Settimo e ultimo episodio del fortunato ciclo di passeggiate “Viterbo, la città delle donne – 7 passeggiate/racconto al femminile”: una iniziativa patrocinata-finanziata dal Comune di Viterbo e dal Distretto dell’Etruria meridionale e realizzata per le cure del sottoscritto e di Banda del racconto (in collaborazione con Davide Ghaleb Editore). Progetto nato da un’intuizione della vice sindaca Luisa Ciambella. Conduce Antonello Ricci. Regia di Pietro Benedetti. In scena: Laura Antonini nei “panni” dell’immaginaria principessa etrusca. Alle percussioni Roberto Pecci. Luisa Ciambella porterà i saluti dell’amministrazione comunale.


Partecipazione gratuita.
Appuntamento al parcheggio.
Da non perdere
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Da Natale poi “Viterbo, la città delle donne” sarà finalmente anche disponibile in formato DVD: una guida davvero speciale della città, per turisti e cittadini. Viterbo come nessuno ve l’aveva mai raccontata.

Dopo il successo dei primi sei episodi (Galiana bella, Vittoria Colonna, Rosina la santa giovinetta, le donne della Commedia dantesca, Beatrice in testa, Donna Olimpia e la “prima” di ATI) ribadiamolo: la sfida intrapresa da Banda del racconto con questo inedito ciclo di passeggiate/racconto, non era delle più facili né prevedeva esiti scontati. Perché quand’anche – anche a Viterbo – le donne sembrino, qua e là, nel corso dei secoli, essersi affacciate da protagoniste ai piani nobili della storia, con il tocco straordinario di una “differenza” di genere, esse sono comunque rimaste Senza-Voce. Eh sì, perché la storia è e resta scrittura. La scrittura è potere. E il potere, ahimè – soprattutto quello dell’inchiostro, dello stilo e della gomma da cancellare – è sempre stato brandito dagli uomini. Questo, al tempo stesso, era l’aspetto più appassionante della sfida: sfregare e rievocare, dalla lampada magica di carte vergate in terza persona da un narratore maschio, una voce femminile in prima persona. Recuperarne, con umiltà, la luminosa soggettività. Ormai possiamo dirlo, chiaro e forte: la sfida è vinta.