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VITERBO LA CITTÀ DELLE DONNE presentazione dvd |
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Palazzo dei Priori, piazza del Comune, Viterbo Comune di Viterbo e Banda del racconto presentano un film Lumar "VITERBO, LA CITTA' DELLE DONNE" Il Dvd delle passeggiate/racconto Regia di Marco Marcotulli A cura di Marco D'Aureli Con Laura Antonini, Pietro Benedetti e Roberto Pecci Interventi di Luisa Ciambella, vicesindaca Al termine: proiezione del documentario (durata 30' circa) Iniziativa realizzata con il patrocinio e il contributo del Comune di Viterbo In collaborazione con Davide Ghaleb Editore
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Arriva finalmente il Dvd di “Viterbo, la città delle donne”, fortunato ciclo di 7 passeggiate “al femminile” realizzato da Banda del racconto per conto del Comune di Viterbo e del Distretto dell’Etruria meridionale tra luglio e dicembre 2017. Da Rosina la santa giovinetta alla volitiva Donna Olimpia; dalla leggendaria Bella Galliana alla raffinata e sensibile Vittoria Colonna; dalle prostitute (o erano semplici contadine?) viterbesi cantate nella Divina Commedia alla principessa etrusca Ati (ormai testimonial nelle scuole per le pari opportunità): datemi retta, Viterbo così non ve l'aveva raccontata mai nessuno! Dopo “Tarquinia ‘900” (Università Agraria) e “Celleno vecchio” (Comune di Celleno), con “Viterbo, la città delle donne”, Banda del racconto spegne la sua terza cine-candelina. Vi aspettiamo sabato 24 febbraio alle 16.30 a palazzo dei Priori E al termine dell’avventura, ribadiamolo pure: la sfida intrapresa da Banda del racconto con questo inedito ciclo di passeggiate/racconto, non era delle più facili né prevedeva esiti scontati. Perché quand’anche – anche a Viterbo – le donne sembrino, qua e là, nel corso dei secoli, essersi affacciate da protagoniste ai piani nobili della storia, con il tocco straordinario di una “differenza” di genere, esse sono comunque rimaste Senza-Voce. Eh sì, perché la storia è e resta scrittura. La scrittura è potere. E il potere, ahimè – soprattutto quello dell’inchiostro, dello stilo e della gomma da cancellare – è sempre stato brandito dagli uomini. Questo, al tempo stesso, l’aspetto più appassionante di tale sfida: sfregare e rievocare, dalla lampada magica di carte vergate in terza persona da un narratore maschio, una voce femminile in prima persona. Recuperarne, con umiltà, la luminosa soggettività. L’invito è calorosamente rivolto al nostro gentile pubblico, “passioniste” e “passionisti” delle passeggiate/racconto. |