Narratori di comunità, I modulo
2018/2019


 

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Al via la seconda edizione del master di I livello per “Narratori di comunità” targato DIBAF-UNITUS. Si comincia venerdì 23 novembre con una lectio magistralis di Antonello Ricci.
Venerdì 23 novembre alle 16, presso l'aula blu del DIBAF Dipartimento per l'innovazione nei sistemi biologici agroalimentari e forestali dell'Università degli Studi della Tuscia (in via San Camillo de Lellis snc) s'inaugura il secondo ciclo del master per “Narratori di comunità”. Ai saluti iniziali, portati dal direttore del dipartimento Giuseppe Scarascia Mugnozza e dal coordinatore scientifico Stefano De Angeli, farà seguito (ore 17) una lectio di Antonello Ricci (Banda del racconto) sulla figura del narratore di comunità, a partire dal controverso articolo del 1934 del filosofo tedesco Martin Heidegger “Perché restiamo in provincia”. La lezione di Ricci sarà aperta al pubblico. Già sabato si scenderà sul campo: visita al museo della terra di Latera, in compagnia del direttore e docente del master Marco D'Aureli, e al museo della navigazione nelle acque interne di Capodimonte, sotto la speciale guida dell'archeologa Caterina Pisu, direttrice della struttura. Domenica, infine, il battesimo del fuoco con le passeggiate/racconto. Appuntamento alle ore 8.30 in piazza Nazario Sauro a Bassano in Teverina per una speciale passeggiata nei boschi con paesaggi sonori di Roberto Pecci e Laura Antonini, iniziativa che, secondo il modello delle comunità narranti, vedrà Banda del racconto in scena fianco a fianco col GAB, il gruppo archeologico locale. Entreremo quindi da subito nel vivo di importanti questioni già al centro della precedente edizione del master: narrazione pubblica dei patrimoni, passeggiate/racconto, comunità narranti, forme di restituzione pubblica per la ricerca sul campo. Il programma delle lezioni, che per sei mesi circa avranno luogo a cadenza regolare nei fine settimana, prevede lezioni frontali ed esperienze di laboratorio e sul campo. Sono già numerosi i “focolari narrativi” individuati in attesa di essere attivati. Come nella scorsa edizione, per esempio, le lezioni torneranno ad occuparsi di dialetto e poesia dialettale, ma con nuovi protagonisti. Insomma, simile il contenitore, ma contenuti del tutto nuovi. Senza snaturare la fisionomia originale dell'iniziativa, aprendo alle sollecitazioni che proprio nel corso del precedente anno accademico Banda del racconto ha raccolto sul suo cammino.

Neanche il cattivo tempo ferma lo sbarco di Banda del racconto a Bassano in Teverina. Felicemente concluso il primo modulo della seconda edizione del master DIBAF-UNITUS per “Narratori di comunità”

Ancora una volta a segno Banda del racconto. Nonostante il maltempo, è stato baciato dal successo l'appuntamento di domenica mattina a Bassano in Teverina. Ospiti del Gruppo archeologico bassanese, Banda del racconto e gli apprendisti del secondo ciclo del master DIBAF-UNITUS per “Narratori di comunità” hanno dato vita a un vero e proprio happening culturale durato l'intera giornata. Per ovvia impraticabilità di bosco, tutto è iniziato con la passeggiata/racconto e musica tra la chiesa di Santa Maria dei Lumi, la torre dell'orologio e il borgo. Protagonisti i genius loci Urbano e Isabella Rosati e Simonetta Celli. A cavallo del pranzo poi, amorevolmente allestito dalle generose mani delle signore-supporter del GAB, lezione/conferenza di Antonello Ricci, con intervista ai narratori locali e a Roberto Pecci e Laura Antonini, performer protagonisti dei paesaggi sonori che hanno accompagnato la passeggiata bassanese.

Ma quello appena concluso è stato un fine settimana intensissimo targato Banda del racconto, principiato venerdì pomeriggio con la densa e spumeggiante lezione inaugurale del nuovo ciclo del master, tenuta da Ricci al termine dei saluti di rito portati dall'archeologo classico Stefano De Angeli, responsabile del comitato ordinatore del master stesso. La giornata di sabato invece, in piena linea con lo stile didattico e formativo del master stesso, è stata interamente spesa “sul campo”: visita/lezione sui temi della patrimonializzazione dei patrimoni culturali materiali e immateriali al museo della Terra di Latera, con Marco D'Aureli, antropologo e direttore della struttura. Nel pomeriggio tappa a Capodimonte, per la visita al museo della Navigazione nelle acque interne di Capodimonte e l'incontro con la sua direttrice, l'archeologa Caterina Pisu.

Per il secondo modulo, che si terrà nel prossimo fine settimana, sono già in cantiere nuove iniziative pubbliche. Si inizierà venerdì pomeriggio con la passeggiata/lezione lungo il percorso del trasporto della Macchina di Santa Rosa in compagnia di Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio dei Facchini, la presentazione del libro “Santa Rosa e i viterbesi” di Antonio Riccio. A seguire, sabato, una lectio itinerante di Davide Ghaleb, noto come il Santissimo Editore, dedicata a fotografia e narrazione.