"Confesso che non riesco a sentire paura.
Forse sono sintomatico allo scanto, forse gioco con carte truccate, forse è vero. Provo a spiegarmi scrivendo un po' di parole silenziose che, in questo periodo, accompagnano le mie passeggiate nei boschi solitari che sono accanto al mio eremo sociale..."
Questo l'incipit dell'ultima opera di Francesco Mancuso, "Diario di una quarantena", che sarà presentata per la prima volta giovedì 20 alle ore 18 nel giardino di palazzo Paolocci, in via Roma 41 a Vetralla.
L'evento rientra tra le iniziative del progetto Officina Meraviglia, teso alla nascita della Cooperativa di Comunità, per la creazione di un polo culturale che coinvolga l'intero tessuto sociale del territorio.
L'opera di Mancuso mette nero su bianco quel viaggio introspettivo che a diversi livelli ha coinvolto tutti noi nel periodo del lockdown, riportando l'autore alle sue radici nell'utilizzo di un linguaggio "misto" alle reminiscenze dialettali della sua Sicilia, un viaggio intrapreso in un continuo confronto con le "talpe" nascoste nel profondo del suo animo, a volte Grillo Parlante, a volte spirito ribelle. Un diario che ci fa toccare con mano quanto questo percorso, che ha appunto accomunato tutti noi a livello mondiale, abbia avuto sì sfaccettature comuni, ma si sia poi realizzato su canali personali estremamente originali e variegati. Una sorta di resa dei conti che nessuno di noi dovrebbe obliare.
La presentazione avrà il format di una narrazione musicata, a cura dell'attrice e danzatrice Daniela Viola, accompagnata dal musicista e compositore Alessandro Lamoratta alla chitarra.
L'ingresso è libero, nel rispetto delle normative anti-covid, per eventi all'aperto, imposte dal Dpcm del 18 maggio 2020. |