MANUALE PRATICO DI ARTI VISIVE Storia, materiale e procedimenti
Marco Zappa
Prefazione
Nella mia esperienza di artista e docente ho potuto constatare che gli aspetti tecnici delle arti visive sono egualmente apprezzati e ignorati dagli addetti ai lavori. Taluni sono curiosi di conoscere la natura delle sostanze, dei materiali e dei procedimenti che consentono agli artisti di esprimere al meglio il proprio talento. In modo cosciente o inconsapevole essi attribuiscono allo studio delle tecniche un ruolo fondamentale, quello di struttura e di grammatica che cementifica la costruzione del loro lavoro. Per altri la conoscenza storica delle tecniche rappresenta un valore aggiunto per comprendere ed interpretare al meglio i processi realizzativi usati dagli artisti nel corso dei secoli. Ci sono alcuni artefici invece che non ritengono importante il processo formativo delle loro opere o meglio ne considerano solo lo sviluppo concettuale tanto da arrivare al punto di delegarne la realizzazione a terze persone. Certamente sono scelte individuali. Personalmente ho sempre ritenuto che ogni opera d’arte presupponga una costruzione mentale, un processo evolutivo che nasce da un’idea, cresce e si matura nella coscienza dell’artista. Avere la capacità di realizzare fisicamente le proprie opere con tutti i mezzi suggeriti dalla conoscenza dei materiali e dei procedimenti non è a mio avviso mera pratica artigianale né nulla sottrae alla ricerca concettuale ma diviene fonte ispirazione e feconda macerazione di idee. La conoscenza dei processi tecnici formativi di un’opera d’arte sarebbe fondamentale anche per storici e critici d’arte che dovrebbero servirsi di queste cognizioni per comprendere appieno come gli artisti procedono nel loro lavoro. Con tale disciplina, probabilmente si eviterebbero errate e spesso vacue speculazioni filosofiche che nascono dal loro modo di interpretare le opere. Caratteristica di parte dell’arte contemporanea è l’idea di improvvisazione e senso effimero della durata di una creazione, atteggiamento che ha portato molti artisti in nome dell’assoluta libertà a svincolarsi da ogni logica di conservazione e di attenzione al processo realizzativo declinando molte volte in un atteggiamento di superficialità nelle scelte da operare. Se una parte dell’arte contemporanea cade a pezzi e opere recenti di ogni natura necessitano di restauri sensibili già dopo pochi anni dal loro completamento, la motivazione può essere ricercata nella mancanza di interesse che si pone allo studio delle sostanze, dei materiali e dei procedimenti che questo manuale intende trasmettere. Nel corso della mia attività di artista, per una forma di curiosità e per spirito eclettico ho sperimentato e valutato diversi percorsi di ricerca che oltre a farmi esprimere con diversi tipi di linguaggi mi hanno indotto allo studio dei materiali e degli sviluppi tecnici per meglio operare. Questa sperimentazione, come accade alla moltitudine degli artefici, si è parzialmente arrestata una volta trovata la maturità espressiva e quindi al momento della definizione della mia ricerca. Per scelta deliberata ho inserito nel manuale alcuni momenti del mio percorso artistico, opere che testimoniano periodi diversi che intercorrono dal tempo degli studi accademici al momento attuale della mia ricerca. La speranza dell’autore è che questo testo possa fornire delle utili indicazioni a tutti coloro che coscientemente o anche per sola curiosità vogliano approfondire il vasto campo di interesse che riguarda le tecniche pittoriche per esprimersi nel proprio lavoro con maggiore cognizione di causa.