La pelle di un pittore è la sua terra
Ireneo Melaragni, Antonello Ricci
Da oltre trent’anni Ireneo Melaragni ascolta il genius loci dei paesaggi etruschi-medioeval-rinascimentali dell’Alto Lazio: Grotte e Ischia di Castro, Marta, Piansano, Tuscania, Valentano, Viterbo. È più o meno dallo stesso tempo che – mentre attende a ritrarne-raccontarne l’appartata suggestiva avventura artistica – Antonello Ricci va esplorando e affinando una propria idea critica di paesaggio. Dalla primavera 2000, con le iniziative sul pianoro della distrutta città di Castro e poi all’interno della Selva del Lamone, gli allestimenti di Melaragni (puntualmente in collaborazione con Silvestro Socciarelli) dialogano con letture poetiche en plein air portate in scena da Ricci stesso e dalla Banda del Racconto. Tutti i ritrattini critici vergati da Ricci nel corso degli anni si ripropongono qui – fors’anche per pudore – in schietto ordine cronologico inverso. |
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