Davide Ghaleb Editore


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'E CASE SBRACATE DEL BORGO DI RONCIGLIONE
15 ottobre 1918
di Alberto Saiu

Presentazione
Marco D'Aureli


La collana Banda del racconto accoglie volumi frutto dell'applicazione di una ben rodata metodica di individuazione, documentazione, trasformazione e pubblica restituzione di storie. Storie di vita, storie di lavoro, storie di luoghi. Storie contemporanee, in genere, ma anche storie e racconti che dialogano con il passato, coi ricordi, con le testimonianze. E d'altra parte chi conosce e segue la collana, giunta con questa nuova uscita ai XX titoli, ha imparato bene la lezione: le storie, anche quelle del passato, sono sempre contemporanee. Lo sono perché contemporaneo è l'impulso a raccontare, a ripescare dalla memoria fatti, avvenimenti, e a metterli in fila per condividerli, qui ed ora.
Il presente volume a firma Alberto Saiu mi fa venire alla mente quanto dalle serie televisive americane abbiamo imparato a definire cold-cases. Mi sono chiesto, a freddo, come mai durante la lettura mi sia venuto in mente questo accostamento con un modo di raccontare storie tipico del linguaggio audiovisivo. Forse perché il registro discorsivo dominante è di tipo visuale (anche quando le pagine sono piene di parole esse si riferiscono a edifici, piazze, spazi, volumi). O forse è l'organizzazione dei documenti in “quadri”, in sequenze, a generare tale impressione.
Il libro verte attorno ad un fatto di cronaca risalente a oltre un secolo fa. Una sciagura come se ne sentono tante, siano esse generate – in modo diretto o indiretto – dall'uomo o dalla natura. Una frana, causata da dissesto idro-geologico (altro lascito della TV, questa volta quella degli esperti), che trascina via con sé case e vite, luoghi e storie. Rimane un toponimo. Case sbracate. Un toponimo e una zona grigia della memoria e dell'urbanistica. Per ricostruire la vicenda, per dare nomi alle vittime dei crolli, per localizzare gli edifici venuti giù, Saiu sperimenta una triangolazione di fonti di diversa natura: racconti, articoli di giornali, estratti catastali, certificati anagrafici. Nello spazio del volume, tra una sezione e l'altra, prende forma una di quelle pareti tappezzate di foto, lacerti di pagine di quotidiano, tabelle – il tutto connesso da linee rosse tracciate dall'investigatore di turno – con le quali abbiamo imparato ad avere dimestichezza e a decifrare grazie alle serie poliziesche. Questa immagine rende bene idea del lavoro svolto da Saiu, che nelle pagine di E case sbracate cerca di incrociare indizi, prove, frammenti e mettere in connessione e dialogo frammenti di storie. Il tutto confluisce in una promessa di libro: una giudiziosa messa in sicurezza di dati, fonti, immagini, un tentativo di raccogliere materiale e fissare memoria. Un ricco e succoso giacimento dal quale attingere per una ricostruzione storiografica più articolata della storia – urbanistica e non solo – di Ronciglione.