Domenica 15 novembre 2009 alle ore 16, verrà presentato, con il patrocinio del Comune di Vetralla, il volume di poesie di Teresa Blasi Pesciotti “Il funare”, pubblicato dall’Editore Davide Ghaleb, nella collana Istantanee.
Il libro è l’ultima fatica letteraria della poetessa viterbese, ma nata e vissuta a Vetralla fino agli anni cinquanta. L’opera, curata da Felice Norcia, ha ricevuto un’interessante nota critica da parte della scrittrice Sara Zanghi, conosciuta e apprezzata in ambito letterario nazionale.
Il volume vedrà la sua presentazione, presso il museo cittadino, sotto forma di vero e proprio evento artistico, l’Associazione Il Fanalino di Coda, infatti, curerà un articolato reading poetico che sarà accompagnato da una performance musicale di Massimo Lattanzi, guitar e Steve Laye, double bass, i due musicisti molto apprezzati nell’ambito del jazz italiano legheranno in modo suggestivo i versi al fluire delle note.
Interverranno, oltre a Elisabetta De Minicis, direttrice del Museo della Città e del Territorio, la poetessa Teresa Blasi Pesciotti, l’Assessore alla Cultura di Vetralla Luca Mancini e altre personalità di spicco nel panorama culturale ed intellettuale della Tuscia tra cui Felice Norcia e Sara Zanghi.
“Il funare”, commenta la scrittrice Sara Zanghi nella sua nota critica, “ha la valenza di una testimonianza affidata alla memoria, come
ricordi che non sono semplici annotazioni del passato, ma un vero e proprio diario di viaggio del quale l’autrice rivive tappe e avvenimenti, conducendoci verso territori in cui il piacere di esistere travalica lo sconforto e la negazione.
Pagine di storia materiale, da cui emergono modi di vita d’un tempo improntato a valori autentici: l’attenzione agli altri e la solidarietà, la vita guadagnata con il lavoro onesto, che Teresa ha voluto testimoniare anche simbolicamente scegliendo per titolo del libro il nome dello spazio dove “con rudimentali macchine, si producevano corde e funi, intrecciando e avvolgendo le forti fibre della canapa coltivata negli orti del viterbese e di Vetralla e macerata nelle gorghe vetrallesi o nelle pozze del Bulicame”. |