Presentazione romana del libro di Domenico Carella (a cura di Riccardo Carella), 1918-1940. La storia non guarda gli uomini.
Nella cornice della Sala Margana, splendido spazio culturale nel pieno centro storico, rione Campitelli, venerdì 14 dicembre alle ore 18, sarà possibile assistere alla presentazione del libro di Domenico Carella (a cura di Riccardo Carella) 1918-1940. La storia non guarda gli uomini. Interverranno, oltre al curatore del libro e figlio dell'autore, Riccardo Carella, anche Daniela Brancati, giornalista, e Gabriella Norcia, coordinatrice della collana Fogli di Vita.
Lo scritto narra della vita e dei sentimenti e delle idee di Domenico Carella negli anni che intercorrono dall’inizio della prima guerra mondiale sino allo scoppio della seconda nel 1940.
Tratteggia, nei suoi ricordi, una storia del fascismo tra le due guerre come lui l’ha vissuta, descrivendo uno spaccato di vita autentico di quel periodo.
Attraverso questo suo personalissimo diario psicologico, egli conduce un ‘indagine storica’ dell’Italia e dell’Europa tra il 1923 e il 1939.
Domenico Carella nasce a Palermo nel 1906. A sedici anni si trasferisce a Roma e dopo gli studi classici al Liceo Tasso, si iscrive alla Facoltà di Filosofia, in cui era preside il filosofo Giovanni Gentile.
Con un gruppo di amici nel 1930 fonda una rivista “Il Saggiatore” che viene pubblicata sino al 1934, anno in cui fonda il giornale “Il Cantiere”. Entrambe le pubblicazioni ebbero una rilevanza nel clima culturale dell’epoca, muovendo critiche (che oggi definiremmo “di sinistra”) al regime. “Il Cantiere” avrà vita breve e verrà soppresso dal regime fascista.
Nel 1937 si trasferisce a Palermo gestendo, con il padre, un’agenzia di assicurazioni. Non ha dimenticato mai le sue passioni filosofiche che ha continuato a studiare e ad annotare nei suoi appunti.
Nel 1973 decide di dare alle stampe un suo studio storico-filosofico sull’origine del regime fascista e pubblica «Fascismo prima, Fascismo dopo». Negli anni cinquanta, ha annotato i suoi ricordi e le sue vicende tra gli anni 1920 e 1940 in un diario dedicato a suo figlio, ma che non pubblicherà in vita.
Domenico Carella muore nel 1983.
Questo diario viene casualmente “scoperto” nel 2013 da suo figlio Riccardo che ne curerà la pubblicazione.