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MEMORIE E LETERE DI
ANTONIO VIGNAROLI
a cura di Lucia Bessi e Francesco Mecucci


La vita militare al tempo della seconda guerra mondiale, gli orrori e le privazioni del fronte bellico, la lunga prigionia in un luogo sorprendente: il campo di internamento di Zonderwater, in Sudafrica. Ma anche i ricordi della vita contadina di una volta in quel di Farnese, piccolo borgo della Maremma laziale a due passi dalla Toscana. Questo e altro si può trovare nelle memorie di Antonio Vignaroli, vissuto per oltre cento anni.
Agricoltore con la passione per la lettura e la scrittura, marito e padre, nonno e bisnonno, in età già molto avanzata era solito aprire un quaderno, afferrare una penna e scrivere le sue memorie, per evitare che andassero perdute. Memorie che, a pochi anni dalla sua scomparsa, la famiglia ha voluto trascrivere e raccogliere in questo libro, insieme alle toccanti e profonde lettere che Vignaroli inviava, soprattutto ad amiche e innamorate, quando era prigioniero. Parole ed emozioni di un uomo genuino che ha visto passare davanti ai suoi occhi un secolo di storia, testimone di vicende che hanno segnato indelebilmente la sua gioventù e quella di tante altre persone, rafforzando al contempo quei valori – la fede, la famiglia, l’amicizia, l’importanza di mantenere una mente attiva e presente anche nelle peggiori situazioni – a cui è rimasto fedele per la sua intera vita.



 

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Antonio Vignaroli, nato il 27 marzo 1918 a Farnese, oggi in provincia di Viterbo, ha lavorato principalmente come agricoltore. Arruolato nei Bersaglieri, nella seconda guerra mondiale ha combattuto sul fronte nordafricano, trascorrendo in seguito alcuni anni di prigionia in Sudafrica nel campo di internamento di Zonderwater. Nel 2008, nella commemorazione del 60° anniversario della Costituzione italiana, ha ricevuto un diploma di fedeltà con medaglia dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci (ANCR). È stato fratello, marito, padre, nonno e bisnonno. È deceduto il 29 marzo 2018, all’età di 100 anni e 2 giorni.