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VEJANO 5-8 GIUGNO 1944
Le narrazioni italiane e tedesche tra storia e memoria
Rolf Seubert (a cura di Nicoletta Recchia)


Presentazione
Teresa Pasquali (Sindaco di Vejano)

La guerra è sempre una sconfitta, per vincitori e vinti.
È la sconfitta dell'umanità, ma dobbiamo al contempo constatare che la volontà di prevaricazione e la violenza sono connaturati all'essere umano, così come l'anelito alla pace, anche se può parere un ossimoro.
Ma, tralasciando le considerazioni metafisiche, nel nostro piccolo possiamo anche noi fare la differenza: gli anni che passano,infatti, portano inevitabilmente a far affievolire i ricordi, nascono e muoiono le generazioni ed è compito di ciascuno di noi testimoniare e raccontare il passato.
Per il paese di Vejano, il giorno da non dimenticare è quello del 5 giugno 1944, data del bombardamento che ha causato circa un centinaio di vittime civili ed un numero imprecisato di vittime militari.
In questo saggio si trattano alcuni avvenimenti immediatamente successivi, storie che fanno parte di un dopo guerra che ancora oggi non è stato totalmente decifrato.
Tanto è vero che molto scalpore hanno fatto negli anni passati alcuni libri di Giampaolo Pansa, additato da alcuni addirittura come revisionista storico.
A dire il vero, anche alcune vicende che qui sono avvenute lasciano ampi margini di dubbio, di incertezza; racconti che si sono tramandati intorno al focolare e che, a seconda della fonte, presentano sfaccettature ed angolazioni differenti.
Ben vengano, dunque, studi e approfondimenti, anche se non sarà certo facile conseguire certezze inattaccabili.
L' esercizio del ricordo è già meritorio di per sè, ed è anche un modo per onorare la memoria di chi quella guerra ha subìto, di chi per quella guerra è deceduto, di chi per quella guerra ha sofferto.
Anche per questo, da Sindaco ho portato e fatto votare nel Consiglio Comunale del 5 giugno 2020 la Delibera che istituzionalizza il 5 giugno come Giornata di Commemorazione Ufficiale del Bombardamento, e che impegna in via duratura le Amministrazioni che si susseguiranno a mantenere un adeguato cerimoniale e modalità di celebrazione codificate.
Un modo formale per rispettare ed onorare il sacrificio della vita e del sangue dei nostri concittadini.
Lasciamo,infine, ai letterati ed agli storici il compito di scandagliare, tra le pieghe del tempo, i racconti, le avventure e le esperienze di uomini e donne che calpestavano le nostre terre, e cerchiamo di trarne insegnamento.