Questo diario è stato scritto dall'autore durante l’occupazione nazista di Roma, quando aveva 38 anni, e copre esattamente il periodo dall’8 settembre 1943 al 4 giugno 1944, con l'intento di affidare a uno scritto, memorie che possano valicare il tempo della vita, oltre il quale molti eventi sarebbero caduti nell’oblio.
“Tutti cercano di dimenticare ciò che è doloroso per un meccanismo psichico di difesa dalla sofferenza; ma alcuni fatti storici, per quanto orrendi, non possono e non debbono essere dimenticati, perché sono parte integrante della storia di noi tutti e perché tanto dolore di ieri illumini oggi.“
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