Antonello Ricci e Banda del Racconto propongono un innovativo corso di scrittura sia poetica che di narrazione attraverso un ciclo di lezioni volte ad approfondire ed esaminare: dispositivi e formule “auree” della scrittura poetica e narrativa da intendere anzitutto come bagaglio di saperi e tecniche artigianali; presa di confidenza con l'arte del racconto della narrazione, sia nel campo della scrittura che in quello dell'oralità; scambio di idee e recupero di memorie legate al territorio vetrallese ecc.
Il laboratorio sarà indirizzato all'acquisizione delle tecniche di base per la raccolta e la lavorazione-trasformazione in chiave letteraria, in versi e in prosa, nonché in vista della loro pubblica restituzione, di storie di vita e personaggi che hanno vissuto, conosciuto e amato luoghi e paesaggi del territorio vetrallese.
Il corso è indirizzato soprattutto a tutti gli appassionati del territorio locale, agli insegnanti dei diversi gradi di scuola e agli studenti che vogliano intraprendere un’esperienza con la scrittura, imparare ad ascoltare le storie per poi “restituirle”, cioè socializzandole in forma poetica e/o narrativa, con la possibilità poi di impiegare la metodica appresa anche nel percorso didattico e scolastico.
L'apprendimento avverrà in maniera contestuale, viaggerà di pari passo, con l'azione. Durante il corso, tramite una pratica di carattere artigianale, nel fare (dunque tramite esperienze di scrittura), e dal fare altrui, gli apprendisti narratori verranno in-formati su come interpretare le storie e le strutture della narrazione, interrogare le fonti, comunicarle, documentarsi, creare ambientazioni, elaborare i primi rudimenti di uno stile proprio, costruire dialoghi e conoscere i generi letterari.
Il laboratorio prevede la pubblicazione finale di una raccolta delle poesie e dei racconti che ciascun partecipante avrà realizzato durante il corso sotto la guida del proprio relatore. Al termine, verrà rilasciato un attestato valido per i crediti scolastici.
Il corso è patrocinato dal Sistema Museale di Ateneo (Università degli Studi della Tuscia).
Articolazione del corso
Il progetto narrativo
Ricerca delle idee
Il progetto narrativo
La finalizzazione
Tecniche del verso
Preliminari per una lirica “narrativa”
La prosa
Narrazione e personaggio
Narrazione e autobiografia
Narrazione e storia
La prima stesura
Il rapporto con i personaggi
I dialoghi
Gli strumenti di lavoro
La scaletta
La sinossi
La presentazione
Tecniche di revisione
Editing dei testi
Titolo del corso: TRA VERSO E NARRAZIONE – LABORATORIO DI SCRITTURA CREATIVA.. Vetralla: il territorio, la gente, i paesaggi
Dove si svolge: presso la casa editrice Davide Ghaleb, via Roma. 41 - Vetralla (VT) e presso i luoghi di narrazione evocativa
Durata: 10 lezioni di tre ore ciascuna da tenersi tra ottobre e dicembre 2016
Classe: 10 allievi “apprendisti” narratori. Il corso si attiverà a partire dal raggiungimento del numero minimo
Costo: 200 € (quota di iscrizione individuale)
Docente: Antonello Ricci, il quale potrà essere affiancato da altri operatori di Banda del Racconto (Marco D'Aureli, antropologo, per quanto attiene ai protocolli della ricerca e documentazione delle fonti orali, Daniele Camilli, giornalista, esperto di comunicazione e del territorio vetrallese e Pietro Benedetti, attore)
Ai partecipanti verrà fornito materiale didattico fotocopiato
Per informazioni e prenotazioni potete contattare la segreteria organizzativa all’indirizzo e-mail: info@ghaleb.it, oppure telefonando allo 0761461794 - 3200897221
LA BANDA DEL RACCONTO
Comunità, paesaggi, storie. Racconti come patrimoni identitari
COSA È
Il progetto BANDA del RACCONTO (da qui in poi: BdR) lavora sulle identità del nostro territorio e dei suoi paesaggi a partire dai suoi patrimoni narrativi. L’obiettivo è restituire alle comunità interessate i patrimoni narrativi raccolti con l’interesse di un buon tasso di sociabilità dei saperi. Vediamo in che senso. L’idea è semplice: attraverso una prima fase di dialogo con agenzie e soggetti di mediazione culturale attivi nelle comunità dove la BdR intende aprire un proprio sportello (musei e biblioteche, scuole e centri per anziani, associazioni culturali e di promozione delle tradizioni e dell’immagine turistica locale), gli operatori identificano uno o più “focolari” narrativi di rilievo rispetto all’identità comunitaria. Può trattarsi di singoli individui di spicco o di piccoli gruppi; di ambienti domestici o di lavoro; di luoghi reali, anche monumentali, o semplicemente legati all’immaginario paesano; di realtà pertinenti al singolo campanile o trasversali a più comunità vicine e affini. Particolare attenzione gli operatori della BdR pongono nella scelta di luoghi e narrazioni che possano contribuire a creare/ricreare e potenziare il dialogo tra generazioni diverse. Perché la BdR concepisce il passato come enzima creativo da rivolgere al presente e al futuro delle comunità: le tradizioni, insomma, interessano la BdR nel senso propriamente etimologico della parola, in quanto veicoli di trasmissione valoriale. Nella seconda fase gli operatori della BdR si pongono in ascolto: si tratta di raccogliere racconti con l’ausilio di adeguata tecnologia video-audio e nel rispetto degli elementari della ricerca sul campo così come definiti dall’antropologia culturale e dalle altre scienze sociali. D’altro canto però gli operatori della BdR raccontano a loro volta: essi infatti sottopongono all’attenzione dei narratori locali altre storie riguardanti le loro comunità (cronache, storie, leggende locali, resoconti di viaggiatori ecc.) e ne discutono insieme. In una terza fase i racconti raccolti vengono trasformati. In questa direzione operatori della BdR e narratori locali contrattano e definiscono le forme di una restituzione narrativa alle comunità: potrà trattarsi di un video, di un libro, di conferenze o lezioni-spettacolo, di spettacolo tout court, di una mostra, di passeggiate-racconto o di vere e proprie visite guidate. Non ha senso definire a priori le forme della restituzione: esse dipenderanno da particolarità e qualità intrinseche dei racconti raccolti; dalle caratteristiche umane, psicologiche e culturali dei narratori coinvolti nell’esperimento; dall’intensità del loro coinvolgimento nel dialogo instaurato con gli operatori della BdR. La peculiarità del progetto BdR è che i narratori partecipano da protagonisti, sotto la regia degli operatori-tutor, anche alle fasi di progettazione e di concreta realizzazione della restituzione del patrimonio narrativo alle comunità. Da una parte, la restituzione in quanto evento pubblico incoraggia processi di ridefinizione identitaria nelle comunità. Dall’altra, l’evento stesso può trasformarsi nel tempo in consuetudine, appuntamento, tradizione instauratasi ex-novo e quindi in vera e propria icona identitaria in nuce per le comunità: riconoscibile dall’esterno, successivamente perfezionabile e spendibile come risorsa/offerta in direzione di un turismo sostenibile.
Le comunità toccate dalla BdR sono state:
- Edizione 2008: Latera, Cellere e Farnese.
Questo primo esperimento di Banca del Racconto ha visto protagonisti il narratore di fiabe Pietro Moretti di Latera, successivamente Vincenzo Gioiosi, pastore cellerese, e infine lo scrittore Savino Bessi di Farnese.
- Edizione 2009: Viterbo, Caprarola e Corchiano.
La seconda edizione della Banca del Racconto ha fatto tappa a Viterbo ed è stata incentrata sulla figura di Alfio Pannega. Il lavoro di ricerca e restituzione ha toccato anche altri paesi, in particolare Corchiano (sul tema dell'acqua) e Caprarola (il tema affrontato è stato quello del teatro popolare).
- Edizione 2010: Vejano, Tuscania e Vetralla.
Argomento centrale di questa edizione è stata la distruzione, declinata a Tuscania sub specie terremoto e a Vejano e Vetralla connessa con le devastazioni causate dal passaggio del fronte durante la Seconda guerra mondiale.
- Edizione 2011: Tarquinia, Montalto di Castro
Al centro delle storie di vita documentate e successivamente restituite, il tema del latifondo e della riforma agraria.
- Edizione 2015: Viterbo
L’intervento ha avuto per oggetto il bombardamento subito dalla città nel corso della seconda guerra mondiale. Titolo: 1944 - Viterbo anno zero. Viterbo bombardata, Viterbo liberata nelle voci e nei ricordi dei testimoni
- Edizione 2015: Celleno
La ricerca ha prodotto un cortometraggio dal titolo La memoria in scena. Vita, ricordi, racconti di Celleno vecchio.
Nel periodo compreso tra il 2010 e il 2015 le esperienze di ricerca, trasformazione e restituzione delle storie raccolte a partire dal 2008 sono state capitalizzate e messe in valore attraverso la pubblicazione di una serie di volumi inseriti all’interno della collana Banda del Racconto dell’editore Davide Ghaleb.
– Allora ero giovane pure io. Travagliata e poetica vita di Alfio Pannega, a cura di Antonello Ricci, Alfonso Prota e Valentino Costa, Vetralla, Davide Ghaleb Editore, 2010
– Compagnia Teatro Popolare “Peppino Liuzzi”. Intervista su tradizione, continuità e trasformazione, a cura di Alfonso Prota e Antonello Ricci, Vetralla, Davide Ghaleb Editore, 2010
– Orsorella e gli altri. Favole raccontate da Pietro Moretti, a cura di Marco D’Aureli, Vetralla, Davide Ghaleb Editore, 2012
– Il libro delle passeggiate 2013 e altri paesaggi narrati «surplace», di Antonello Ricci, Vetralla, Davide Ghaleb Editore, 2014
– Boys a Viterbo 1977 2014. Storia, leggende e altre bagattelle, a cura di Antonello Ricci, Vetralla, Davide Ghaleb Editore, 2014
– Il secondo libro delle passeggiate e altre bagattelle narrate per l’anno 2014, di Antonello Ricci, Vetralla, Davide Ghaleb Editore, 2014
– I pirati della bellezza. Romanzo degli Etruschi secondo Antonello Ricci, di Antonello Ricci, Vetralla, Davide Ghaleb Editore, 2015
– C’era una volta… I Monti Cimini. Narrare paesaggi. Diario di bordo del corso Carbacc, a cura di Marco d’Aureli, Vetralla, Davide Gahleb Editore, 2015
– Tarquinia ’900. Una comunità allo specchio dei racconti [contiene il DVD del film, regia di Marco Marcotulli], a cura di Marco D’Aureli e Antonello Ricci, Vetralla, Davide Ghaleb Editore, 2015
– Un anno con gli etruschi. Le passeggiate/racconto. Capitolo primo: gennaio-giugno, a cura di Antonello Ricci, Vetralla, Davide Ghaleb Editore, 2015
– Viterbo città del mare. Tuscia terra di Orson Welles, Pasolini, Fellini, di Antonello Ricci, Vetralla, Davide Ghaleb Editore, 2016
– La pelle di un pittore è la sua terra. Tele installazioni paesaggi ritratti racconti, di Ireneo Melaragni e Antonello Ricci, Vetralla, Davide Ghaleb Editore, 2016
Associazione Culturale
BANDA del RACCONTO
Via del Meone, 14 - 01100 Viterbo
CF 90099620560 – Tel. 3935744669
labandadelracconto@alice.it
COSA È
Istituita a Viterbo nel settembre del 2011, la BANDA del RACCONTO è una associazione culturale attiva nei settori della promozione sociale e culturale, della valorizzazione del territorio, dell'educazione e delle attività ludico-ricreative. L'associazione nasce dalla messa in valore di anni di precedenti esperienze maturate nel campo della promozione culturale e dello spettacolo (concerto, passeggiate-racconto, collaborazioni editoriali e performance teatrali).
La BANDA del RACCONTO agisce di preferenza nei territori di Viterbo e della Tuscia, della Maremma tosco-laziale, della Campagna Romana. Nel corso della sua storia si è resa protagonista di brevi incursioni anche nella Capitale.