Presentazione
Mario Mengoni (sindaco di Ronciglione)
È sempre un immenso piacere, oltre che un grande onore, avere l’opportunità di scrivere alcune righe di presentazione per un libro che celebra la nostra amata città. Tale opportunità assume un valore ancora più significativo quando l’opera in questione è frutto di una ricerca storica di così grande rilievo, come quella che oggi abbiamo il privilegio di presentare, in occasione del centenario dell’illuminazione elettrica di Ronciglione. Siamo infatti di fronte a un volume che ci invita a riflettere su un importante capitolo della nostra storia locale, intitolato “La storia dell’illuminazione elettrica di Ronciglione. La Concessione della Centrale dell’Infernaccio dal 14 novembre 1894 al 14 novembre 1924”, risultato del meticoloso e appassionato lavoro di ricerca del nostro concittadino, Alberto Saìu.
Questo libro rappresenta molto più di un semplice contributo alla conoscenza della nostra storia industriale: si tratta di un vero e proprio viaggio nel passato, che si concentra su un periodo fondamentale per lo sviluppo della nostra comunità, ossia dal 1893 al 1929, quando la prima centrale elettrica di Ronciglione vide finalmente la luce. Attraverso un accurato studio delle fonti archivistiche e fotografiche Saìu ci conduce in un percorso affascinante e dettagliato, nel quale emergono chiaramente le molteplici sfide tecniche e legali legate alla gestione e all’utilizzo delle acque del Rio Vicano, risorsa vitale per la nostra comunità. L’autore non solo mette in evidenza la complessità legata alle irregolarità della portata d’acqua, che rappresentavano un ostacolo significativo per il funzionamento delle centrali, ma ci illumina anche sulle questioni giuridiche connesse ai diritti degli opifici locali, che all’epoca erano oggetto di ampie discussioni e controversie, essendo una questione di grande rilevanza economica e sociale.
Il volume di Saìu non si limita a raccontare la storia dell’illuminazione elettrica di Ronciglione: ci offre una chiave di lettura più ampia, che ci permette di comprendere l’importanza cruciale di questo progresso per lo sviluppo della nostra comunità. L’introduzione dell’elettricità ha segnato una svolta epocale, contribuendo al miglioramento delle condizioni di vita e alla modernizzazione del tessuto economico e sociale del nostro territorio. Allo stesso tempo, il libro lancia un appello forte e chiaro sulla necessità di preservare questo patrimonio di archeologia industriale, un’eredità preziosa che le centrali idroelettriche rappresentano ancora oggi. Esse non sono solo testimonianze del passato, ma un simbolo di progresso, ingegno e determinazione, valori che continuano a essere parte integrante della nostra identità.
In un’epoca in cui siamo sempre più chiamati a guardare al passato per costruire un futuro migliore e più sostenibile, l’opera di Saìu diventa uno strumento prezioso di riflessione. L’autore ci invita a prendere coscienza delle straordinarie conquiste raggiunte dai nostri avi, che con coraggio e lungimiranza hanno saputo trasformare la nostra città. E ci esorta a non dimenticare l’importanza della memoria storica: essa non deve essere vista soltanto come un racconto di ciò che è stato, ma come una guida essenziale, una bussola capace di orientare con saggezza le nostre scelte per il domani.
Con grande piacere e profonda gratitudine, quindi, desidero ringraziare Alberto Saìu per il suo prezioso lavoro, un contributo che arricchisce enormemente la nostra città.
Grazie a questa ricerca, abbiamo l’opportunità di riscoprire e valorizzare un capitolo fondamentale della nostra storia, un patrimonio che dobbiamo custodire e tramandare alle future generazioni. |