VITA SOCIALE E PALAZZI POPOLARI
DEL BAROCCHETTO ROMANO
Umberto Calamita
Il “barocchetto romano”, stretto tra le grandi ma piatte costruzioni d’epoca umbertina, estranee al territorio, e le linee fredde e pure del razionalismo d’epoca fascista, evidenzia una reazione dell’architettura civile che regala progetti e strutture di gran pregio, non solo alla borghesia medio-alta, ma anche al proletariato romano, ai lavoratori, agli operai, agli artigiani, agli impiegati meno qualificati, non disdegnando concessioni creative ed estetiche in palazzi da cento e più appartamenti e favorendo la vita sociale nei magnifici cortili interni |
|