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Bagnorea. 5 ottobre 1867. Vengono dai paesi vicini, appena di là dal Tevere. Vengono da Orvieto da Baschi da Giove da Castiglione. Hanno infilato la camicia rossa e sono corsi. Vengono a combattere perché Roma possa essere italiana. Vengono a morire perché Roma possa essere italiana. La battaglia, in realtà, altro non è che la solita baraonda “alla garibaldina” (e i garibaldini, tra l'altro, ne escono con le ossa rotte). Appena un mese più tardi, a Mentana, sotto il fuoco implacabile degli chassepots francesi, si scriverà il tramonto di un'epoca, di un'epopea... Ma la battaglia di Bagnorea, lo stesso, passa alla storia. Nel 1873, annessa Roma, si propone a gran voce un monumento in memoria del sangue versato da quegli eroici patrioti. Una piramide-ossario. Con tanto di epigrafe. Ma si sa come vanno le cose qui da noi, qui in Italia. E così la travagliata storia della piramide di Bagnorea diventa una perfetta metafora dei mali d'Italia. Di questa Italia fatta male. A tirar su il monumento ci mettono vent'anni quasi, non hanno il becco di un quattrino. E intanto il contesto politico è cambiato (ahi!, se è cambiato...) Così che adesso la bella epigrafe, dettata dal Guerrazzi in punto di morte, fa storcere il naso a più di un politico... Non si trova il becco di un quattrino. Finché – finalmente! – il monumento viene inaugurato, Anno Domini 1891. Quando a Bagnorea, di quella arruffata e ardente battaglia combattuta un quarto di secolo prima, sono ormai in pochi a ricordarsi... Nell'ambito della rassegna di musica e teatro, stagione invernale 2010-2011 "DI SUONI DI VERSI" Il Centro Universitario Teatrale CUT-La Torre e il Comune di Bagnoregio PRESENTANO AUDITORIUM “TABORRA”, Viale Agosti, BAGNOREGIO Domenica 17 aprile 2011, ore 17.30 La Banda del Racconto in VITTORIA! Malinconica e avventurosa vita di Pietro Rossi garibaldino di e con Antonello Ricci, Alfonso Prota e La Banda del Racconto La Banda del Racconto: Michela Benedetti, Pietro Benedetti, Olindo Cicchetti Vittoria! è un omaggio alla misconosciuta figura di Pietro Rossi (Viterbo 1820 – Castel Giorgio, Orvieto 1876), ufficialmente incluso fra i Mille dello sbarco di Marsala. Sposato con otto figli, Rossi fu caffettiere a Viterbo, ma soprattutto, nei verbali di polizia pontificia, "pregiudicato repubblicano" già dal 1849. Proprio nella sua città però, dove visse e operò almeno fino al fatidico maggio 1860, di questo eroe popolare si è incredibilmente persa ogni memoria civica e istituzionale. Non una lapide non una via non una scuola gli sono dedicate. A Viterbo, di lui non resta traccia. Nemmeno un rigo nelle storie degli studiosi localisti. Vittoria! vuol essere quindi, per via indiziaria e sentimentale, l'avventurosa e malinconica biografia di un fantasma, delle sue sconfitte e di quelle della nazione tutta. Con il Risorgimento locale riletto secondo una prospettiva identitaria di respiro nazionale. Una pagina minore e sfortunata, e forse proprio per questo assai interessante, nel libro della gloriosa impresa dei Mille che avrebbe portato in pochi mesi alla proclamazione del regno d'Italia. Lo spettacolo è accompagnato da un albo a fumetti con disegni di Alfonso Prota edito per i tipi Davide Ghaleb. http://www.ghaleb.it/vittoria.htm e
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