Chi vorrà godere di questi tredici graffiti, chiamateli racconti se volete, tredici nei tarocchi è la carta della morte e della rinascita, farà viaggi improbabili, incontrerà personaggi reali e altri che vivono solo nei sogni, qua e là appariranno dei e dee misteriosi/e, animali mitologici e animali immaginari, città mai esistite nella realtà ma che popolano i sogni degli umani, viaggi vissuti e viaggi sognati, poi qualche sogno s’invera senza che noi lo si sappia, io so che in questi tempi disordinati, mai ne fossero esistiti ordinati, si desidera, quasi sempre, trovare storie tranquille con un prima e un dopo che piano piano sappiano accompagnare il lettore, la lettrice, alla conclusione della storia narrata, qui non troverete nulla di tutto questo, si andrà incontro a spiazzamenti, a improvvise capriole, a tempi mai fermi, oggi era ieri e ieri era oggi, a luoghi conosciuti che diventano terre solo sognate, o immaginate, ma che nei territori dei pensieri nascosti vivono anche se non esistono, solo che un minuto dopo, per averle immaginate, o sognate, loro cominciano a vivere, unico avviso alla navigante, al navigante: non strambate se uno scoglio si offre alla vostra vista, prima interrogatelo.
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