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LE PAVIMENTAZIONI DI VETRALLA |
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Nella foto di sinistra, la pavimentazione di piazza della Rocca risalente agli anni successivi al dopoguerra (1948).
Sulla destra, invece, quella dopo il rifacimento della piazza avvenuta nel 2005. Si può notare come, nonostante siano stati mantenuti i sampietrini originali, seppur tagliati nella loro sezione, è completamente cambiato l'aspetto geometrico e l'architettura del manto. Una nota a parte merita la collocazione dei sampietrini, posati su un massetto di cemento. Questo ha causato una scarsa stabilità della pietra e notevoli disagi per eventuali rotture di impianti sotto il manto stradale, che necessitano di difficoltosi lavori di scavo. l sampietrinI, rappresentano la faccia orizzontale della città e, come le facciate degli edifici storici, vanno tutelati come beni storici e architettonici, come da disposizioni di legge n. 1089 del 1939 che prevedevano, fra l’altro, la conservazione nei centri storici delle pavimentazioni originarie, ai sensi del D.L.vo n. 42 del 22 gennaio 2004 (Codice dei Beni culturali e del paesaggio). Negli ultimi tempi, spesso, vengono utilizzati dei selci non provenienti dalle cave dei Colli Albani o importati da paesi esteri, costituiti da materiale scadente e che comporta facile frantumazione soprattutto dal passaggio di auto e mezzi meccanici. |