Lo studioso Roberto Cristini contribuisce con questo testo a fare luce su un periodo poco noto riguardante la ceramica di fine Ottocento a Roma arricchendo con personali ricerche i lavori già svolti da importanti studiosi quali Quesada, Irene de Guttry e Maria Paola Maiano.

La realtà culturale ed artistica romana a cavallo dell'Ottocento, rimasta in ombra rispetto all'ampia rivalutazione degli anni '20 e '30 del Novecento, viene scandagliata in questo testo arricchito di appendice cronologica. In essa spezzoni di cronaca giornalistica ed epistolare tra personaggi di spicco degli anni 1870-1911 focalizzano l'attenzione su personaggi quali Torquato Castellani, Guglielmo Castellani, Pio Fabri, Camillo Novelli, Costantino Tanfani, ceramisti ancora poco rivalutati ma che rappresentano le eccellenze in un contesto artistico ed artigianale diffuso nella provincia di Roma.

Ricostruendo le loro vicende personali ed artistiche grazie alla ricerca di notizie pubblicate nei quotidiani, sulle riviste dell'epoca e nei fondi archivistici, Roberto Cristini è riuscito a documentare in modo convincente la loro opera, esaltandone il valore storico.
Il testo è arricchito, tra l'altro, da un'appendice fotografica che riporta marchi, firme e sigle delle manifatture.