EVVIVA SANTAROSA
di Antonio Riccio

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SCHEDA DEL LIBRO


"Non è una cosa facile fa' cammina' sopra 30 metri una cosa che pesa 50, 60, 70 quintali, eh! Non è una cosa facile!"
(Nello Celestini)

"Ad un bambino chiedi: che voi fa' da grande? Il facchino!"
(Sandro Rossi)

"Quando ti spinge la devozione e l'unità, fai grandi cose"
(Giulio Del Ciuco)

EVVIVA SANTAROSA
Etnografia di un Patrimonio dell'Umanità

un libro di ANTONIO RICCIO
sul tema del trasporto della Macchina di Santa Rosa,

Patrimonio Immateriale UNESCO

l'appuntamento più importante della città di Viterbo

Martedì 15 settembre ore 17
Sala Regia
Palazzo Comunale di Viterbo


Interverranno:
Leonardo Michelini
, Sindaco di Viterbo
Massimo Mecarini
, Presidente del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa
Antonio Riccio
, Antropologo
Marco D’Aureli
, Curatore della collana di antropologia “Contemporanea”
Luciano Osbat
, Centro Diocesano di Documentazione
per la storia e la cultura religiosa

Quirino Galli
, Museo delle Tradizioni Popolari di Canepina

Letture a cura di
Antonello Ricci
Pietro Benedetti

Si ringrazia il Frantoio Paolocci per aver contribuito alla realizzazione della presentazione

IMMAGINI


Verrà presentato il 15 settembre alle ore 17, presso la Sala Regia del Palazzo Comunale di Viterbo il libro "Evviva Santarosa” di Antonio Riccio, pubblicato dalla Casa Editrice Davide Ghaleb. Il volume interpreta l'attesa  ricorrenza del trasporto della Macchina dal punto di vista antropologico. Antonio Riccio, antropologo e viterbese di adozione, vuole fornire i mezzi al lettore per cogliere aspetti anche non evidenti del trasporto della Macchina di Santa Rosa e di ciò che rappresenta per la collettività assistere allo spettacolo di questa enorme mole luminosa che percorre le strade buie e strette di Viterbo in un laborioso percorso rituale fino al sagrato della Basilica della Santa.
Non a caso questo trasporto, assieme a quello delle altre grandi macchine italiane, è diventato Patrimonio Immateriale dell'Umanità.
Il libro propone storie e descrizioni raccolte "sul campo" nel settembre 2010. È quindi un'etnografia, una "storia di storie, una visione di visioni", come Clifford Geertz appunto definisce il lavoro etnografico, una particolare forma di "fatica intellettuale" che prova a raccontare dall'interno cosa vivono, provano, sentono, vedono e fanno i viterbesi durante la sera del 3 settembre, data rituale della festa civica per eccellenza.
Peso, forza, partecipazione civica, costruzione dell'appartenenza e del sentimento della località sono le tradizionali topiche antropologiche che troverete nel testo, raccontate dalla viva voce dei viterbesi, dei protagonisti, con una immediatezza ed una forza poetica che l'etnografo non ha. La loro forza espressiva aiuta a comprendere – per il tramite di un etnografo simpatetico –  perché il trasporto di una macchina a spalla è divenuto Patrimonio culturale immateriale dell'Umanità, un prodotto del genio immaginifico e della devozione viterbese.
Il libro inaugura Contemporanea, collana di antropologia diretta da Marco D’Aureli, e si compone di tre diverse parti distribuite in 334 pagine tra testimonianze, storia, descrizione della Macchina di Santa Rosa e interpretazioni fotografiche che si aprono con le presentazioni del Sindaco di Viterbo Leonardo Michelini, del Presidente del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa Massimo Mecarini e la prefazione di Marco D’Aureli, i quali, insieme all'autore, interverranno alla presentazione che vedrà la presenza anche di Luciano Osbat (Centro Diocesano di Documentazione
per la storia e la cultura religiosa) e Quirino Galli, Museo delle Tradizioni Popolari di Canepina. Prezioso l'apporto di
Antonello Ricci e Pietro Benedetti
(Banda del Racconto) che cureranno le letture del volume.
Si ringrazia il Frantoio Paolocci che ha contribuito alla realizzazione della presentazione.