Alfred Wilhelm Strohl-Fern
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L' «Associazione Amici di Villa Strohl-Fern» nasceva nel 1984 per volontà di Antonello Trombadori il quale coinvolse un gruppo di artisti e intellettuali romani nella battaglia per la tutela dell'unità territoriale, dell'aspetto paesaggistico e della destinazione d'uso dello storico parco romano denominato Villa Strohl-Fern, fondato nel 1879 dal gentiluomo alsaziano Alfred Wilhelm Strohl e pervenuto in proprietà allo Stato francese per lascito testamentario nel 1927.
Durante la battaglia ormai quasi trentennale che ci ha visti protagonisti anche di aspre polemiche sulle pagine dei giornali ogni qual volta si metteva – e si continua a mettere – in pericolo l'esistenza di questo prezioso patrimonio, abbiamo maturato il convincimento che gran parte della responsabilità del suo mancato rispetto sia dovuta anche alla cattiva conoscenza del luogo, del suo fondatore e della Roma della sua epoca. Per questo abbiamo dedicato ogni sforzo alla raccolta di documenti e materiali d'Archivio e allo studio degli artisti che vi hanno dimorato dal 1880 ai giorni nostri e ora, sulla scorta dei documenti raccolti, vogliamo dare un riconoscimento storico anche al suo fondatore, l'artista Strohl-Fern, la cui figura fino ad oggi è apparsa tanto sfuggente, la sua villa tanto incompresa, la sua storia obliata. L'occasione di confronto e di studio è stata offerta dalla ricorrenza dei centosessanta anni dalla nascita di Alfred Wilhelm Strohl-Fern, e degli ottanta dalla sua scomparsa. In nome del suo estremo apprezzamento verso la cultura elvetica che si chiama «Fondazione Gleyre», l'Istituto Svizzero di Roma ci ha voluti ospitare, ed è con gioia e profonda gratitudine verso questo atto generoso, che presentiamo oggi il volume con gli interventi della giornata di studio.
I doverosi ringraziamenti vanno quindi alla sensibilità di Christoph Riedweg, direttore dell'ISR e di Urs Staub, presidente della Fondazione Gleyre, che ci hanno accolti, nonché agli studiosi che si sono prodigati in quell'occasione; ma non possono fermarsi qui e si vogliono estendere anche a tutte le persone che a titolo gratuito, con passione e sincero sentimento di ricerca, hanno prestato il loro operato nel corso degli anni, chi fotografando, chi raccogliendo materiale in biblioteca, chi scrivendo sui giornali e partecipando alle nostre riunioni. Ringraziamo tutti e speriamo che i loro sforzi possano far si che, un domani, possa Roma annoverare ancora tra le sue magnifiche ville, private o pubbliche che siano, anche la Villa di Alfred Strohl-Fern.