SUTRI E LA MACCHINA DA PRESA
Italo Calcagni

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Introducione
Italo Calcagni

Quando nel 2011 pensai a questo progetto avevo in mente due finalità.
La prima era quella di mostrare ai lettori, turisti ma anche sutrini, quanto fosse apprezzata la nostra Città dagli operatori del settore cinematografico e televisivo.
Chiunque visiti per la prima volta le nostre piazze, i nostri monumenti, rimane rapito dalla loro bellezza: i vicoli stretti che si collegano alla via principale, e si dipanano per tutto il centro storico, hanno un fascino particolare, coi terrazzi abbelliti dai fiori, i muri in tufo, le molte finestre in peperino. Ogni via accompagna il visitatore verso scorci caratteristici e incantevoli, luoghi che hanno ricevuto nei secoli papi, santi, poeti, imperatori ma anche moltissimi poveri pellegrini.
Non solamente i turisti sono presi dallo charme dell’Antichissima Città. Anche i suoi abitanti comprendono e sono fieri di poter vivere in uno dei centri più belli e importanti dal punto di vista storico-paesaggistico. Gli occhi sono estasiati dalla grandezza e dall’unicità dell’anfiteatro, dal mistero del Mitreo, dalla necropoli e dalle vie cave. Spesso, oltre alla meraviglia, percepibile dagli sguardi dei nostri ospiti, si sentono frasi del tipo “è un luogo meraviglioso”, “è come in una favola” “è come il set di un film”.
Gli operatori del mondo del cinema, dagli scenografi ai location manager, dagli sceneggiatori ai registi, hanno “sfruttato” le nostre bellezze per il loro lavoro.

La seconda finalità dell’opera è invece di portare un contributo per mantenere viva la memoria collettiva della comunità.
Raccontare l’esperienza dei generici locali, le “comparsate” dei nostri nonni o padri nei film, è un modo per ricordarli e per ricordarci chi siamo e da dove veniamo. La descrizione delle location, della città nei vari fotogrammi, sempre mantenendo vivo il ricordo del passato, ci permette di avere poi una panoramica dei cambiamenti più o meno vistosi dell’arredo urbano: esercizi commerciali che non ci sono più, altri che hanno cambiato sede, altri ancora che da decenni sono rimasti sempre allo stesso posto, gestiti dalle famiglie originarie.
Questa pubblicazione è un piccolo contributo alla mia città che spero risulti interessante.