Nascere nella Roma bombardata dalla guerra non è segno di benessere. Gli ordigni non colpivano i quartieri ricchi, abitati dai gerarchi fascisti. Cadevano sulle case di San Lorenzo. Dell’appartamento di via dei Campani e delle sue origini popolari Claudio Bassi ne ha fatto una risorsa, dettata dalla voglia di studiare e lavorare per emanciparsi. Così è diventato quel ragazzo dai sali d’argento, curioso e stimolato da un mestiere che è un’arte: lo stampatore fotografico.
Ha abbracciato l’epoca del boom economico nazionale e il periodo dell’ampliamento della professione, attraverso quotidiani, periodici e set cinematografici. In questo percorso, che è la storia della sua vita, ha conosciuto e lavorato con la crema dei fotoreporter di un momento senza pari. E sorridendo prosegue la personale ‘terza fase’ di una stimata carriera, guadagnata col credere nelle sue capacità di uomo normale dalle grandi passioni, nella buona sorte e negli stupendi compagni di strada che ne hanno illuminato la camera oscura.
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