BIENNALE D'ARTE CREATIVA VITERBO 2014 VOL. 1 Nel profondo. Dal bianco come il ghiaccio al nero come la pece |
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Presentazione di Laura Lucibello, Presidente Biennale di Viterbo Palazzo antico Parto da queste semplici, ma profonde, parole che la poetessa Lilli Ascoli Felici ha voluto dedicare a questa edizione della Biennale d'Arte creativa, che riflettono il percorso difficoltoso, a tratti pesante, del vivere contemporaneo tra i tanti labirinti e specchi dove “Non sempre tutto ciò che appare è, e non sempre tutto ciò che è appare”. Un percorso, nella fattispecie quello artistico trattato dalla Biennale, che si trova ad essere il centro nevralgico di avvenimenti importanti, tanto istruttivi quanto affascinanti, per la capacità di descrivere il panorama dell'arte contemporanea con un serrato e costruttivo confronto tra artisti già affermati con altri promettenti giovani autori. La mostra si muove in parallelo su diversi fronti, cercando di codificare le opere e gli autori tramite un percorso espositivo, mettendoli in relazione secondo i differenti stili espressivi dell'arte contemporanea, il tutto tramite una chiave di lettura graduale e bilanciata degli stimoli sensoriali, attraverso la percezione visiva degli spazi e delle sue luci. Il gioco, la ricerca dei materiali e delle forme, oltre la combinazione di concetti simbolici, si intrinsecano di sfumature ormai al limite del percettibile, come a voler trovare la propria solennità, laddove non sembra essercene. Un viaggio all'insegna della scoperta dei sensi e delle leggi che li governano, un vero labirinto tra gli inganni della mente che riflettono e scoprono realtà parallele che audaci ricercatori cercano di liberare per metterle al servizio di tutti coloro che desiderano approcciarsi alla vita con occhio diverso, più intenso, e sensibile.
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