Il saggio è il risultato di un lungo lavoro dal carattere sperimentale che desta notevole interesse e che ha portato l’autore ad aprire uno spaccato su nuove possibilità interpretative, sia sulle fasi costruttive, sul disegno complessivo, sugli autori, sia sulla datazione stessa e sui significati degli elementi costitutivi di quella mirabile opera d’arte rappresentata dal Sacro Bosco.
Enrico Guidoni, già docente di Storia dell’Urbanistica presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e direttore del Museo della Città e del Territorio sito in Vetralla, fine studioso di opere d’arte, non è nuovo all’applicazione di questo stile di studio integrato che, basato su indagini parallele relative a cultura, arte e politica di un determinato periodo storico, porta ad inquadrare in modo innovativo capolavori d’arte a volte ritenuti già definitivamente interpretati.
È il caso del Bosco di Bomarzo, per il quale Guidoni propone, tra le interpretazioni focalizzate sugli autori, l’esistenza di una particolare attenzione da parte del grande Michelangelo come “regista” del parco stesso nel suo complesso. Di fondamentale importanza anche la diversa ipotesi di datazione offerta dagli studi di Guidoni.