Vetralla Città d'Arte
Nata nel 1998 in collegamento con il Museo della Città e del Territorio, l'associazione Vetralla Città d'Arte è finalizzata alla conoscenza, alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico e paesaggistico vetrallese. Organizza passeggiate culturali, collabora a iniziative di ricerca e promuove azioni in difesa dei beni più minacciati (come Foro Cassio, le pavimentazioni del centro storico, la Villa Comunale); ha curato per l'editore Davide Ghaleb una serie di volumi della collana Guide, dedicate alla cucina tradizionale, allo sport, alle fiabe e ai lavatoi di Vetralla e del suo territorio, cataloghi di altrettante mostre allestite presso il Museo.
Gli alberi monumentali di Vetralla
Il censimento degli alberi monumentali fu proposto alle scuole primarie del circolo di Vetralla dal prof. Enrico Guidoni nel 1999 e diede vita ad un progetto biennale realizzato dalle classi quarte di Vetralla centro e di Cura, coordinate dall’insegnante Gabriella Norcia.
I risultati, sia pur parziali, illustrati in questo calendario, portarono i bambini ad acquisire un’importante abilità: essere in grado di guardarsi intorno.
Scoprirono, in sostanza, che il mondo che li circondava, fino alla stessa via dove abitavano, nascondeva tesori fino ad allora mai considerati tali. Ed ecco l’Albero diventare l’incarnazione della storia del territorio, il depositario di un accorato appello alla salvaguardia di così importanti compagni di vita. I ragazzi furono supportati nella ricerca da Umberto Cinalli, per Legambiente e Stefania Fieno per lo studio della carte del territorio. Con loro impararono a cercare usando mappe e carte, a misurare l’altezza e l’età di un albero in modo approssimativo, a discriminare le specie arborre esaminando cortecce, foglie e frutti, passando dall’osservazione al metodo scientifico. Alcuni degli alberi allora censiti oggi non esistono più, rendendo ancor più preziosa la documentazione effettuata dai bambini.
Fondamentale ribadire l’importanza di rendere partecipi cittadini, sia pur così giovani, nella ricerca attiva su luoghi, fatti, presenze del proprio ambiente di vita.
Per approfondimenti vedi Studi Vetrallesi n. 4 (luglio/dicembre 1999) e n. 6 (luglio/dicembre 2000).