STORIA DELLA CITTÀ - CONVEGNO PIER FRANCESCO DA VITERBO
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GIOVEDÌ 27 NOVEMBRE
Roma, Facoltà di Architettura “Valle Giulia”, Aula Fiorentino

Ore 15,30 - Saluti
Benedetto Todaro (Preside della Facoltà di Architettura “Valle Giulia”)
Richard V. Moore (Dipartimento di Architettura e Costruzione della "Sapienza" Università di Roma)
Elisabetta De Minicis (Presidente Storia della Città)

Ore 16,00- Relazione introduttiva
Guglielmo Villa (”Sapienza” Università di Roma)

LUOGHI E FONTI DELLA FORMAZIONE E DELLA PRIMA ATTIVITÀ PIER FRANCESCO DA VITERBO
Presiede: Corrado Bozzoni (”Sapienza” Università di Roma)

Fonti per lo studio dell'architettura militare dei primi decenni del Cinquecento nel Lazio settentrionale
Donato Tamblé (Soprintendenza Archivistica del Lazio)

Esempi progettuali nell'opera di Giuliano e Antonio il Vecchio da Sangallo
Carlo Armati (”Sapienza” Università di Roma)

Fortificazioni del primo Cinquecento nel Lazio settentrionale
Federica Angelucci (”Sapienza” Università di Roma)

Pier Francesco da Viterbo e le trasformazioni della rocca di Civita Castellana nel primo Cinquecento
Giada Lepri (”Sapienza” Università di Roma)

VENERDÌ 28 NOVEMBRE
Viterbo, Palazzo Brugiotti, Sala delle Assemblee

Ore 9,30

PROGETTI E REALIZZAZIONI DI PIER FRANCESCO DA VITERBO
Presiede: Tommaso Scalesse (Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara)

Contributi di Pier Francesco da Viterbo al rinnovamento delle mura di Piacenza
Bruno Adorni (Università degli Studi di Parma)

Le esperienze di Pier Francesco da Viterbo a Verona e nei domini veneziani
Irina Baldescu (dottore di ricerca in Storia della città - Sapienza Università di Roma)

Il contributo di Pier Francesco da Viterbo alle fortificazioni cinquecentesche di Pesaro e Senigallia: proposte e realizzazioni
Paola Raggi (Storia della Città)

Pier Francesco da Viterbo ad Ascoli e Ancona. Tra attività diplomatica e definizioni ossidionali
Damiano Iacobone (Politecnico di Milano)

 
Pier Francesco da Viterbo e l'architettura militare italiana del primo Cinquecento


Tecnico di estrazione eminentemente militare, Pier Francesco Fiorenzuoli da Viterbo (1470-1537) è una figura poco nota, che tuttavia assume, nel panorama italiano del primo Cinque-cento, un notevole rilievo. L'architetto viterbese ha svolto, infatti, una intensa attività progettuale e di consulenza in una fase cruciale per l'evoluzione delle tecniche di fortificazione. A partire dalla metà degli anni venti del XVI secolo la sua presenza è attestata in alcuni dei più importanti cantieri militari nell'Italia centrale e settentrionale, nei quali ha spesso svolto incarichi di primo piano, acquisendo, per la sua qualificazione specialistica, una notevole fama. Nonostante le numerose testimonianze che riguardano la sua opera, tuttavia, l'effettivo ruolo svolto nella concezione e nella realizzazione delle iniziative nelle quali si trova coinvolto rimane ancora in gran parte da precisare.
Il convegno, concepito nell'ambito di una riflessione iniziata assieme ad Enrico Guidoni, vuole essere l'occasione per avviare una ricognizione sistematica dell'attività di questo interessante personaggio, a cominciare dalle fasi, meno documentate, della formazione e degli esordi. L'obiettivo è quello di costituire le basi per una complessiva rivalutazione critica della sua opera e, soprattutto, del suo apporto alla sperimentazione e alla affermazione di nuove soluzioni progettuali. Un particolare spazio di approfondimento sarà riservato allo studio delle soluzioni tecniche e tipologiche e delle geometrie d'impianto, anche in rapporto alle fonti documentarie e alle successive codificazioni trattatistiche.
Una corretta valutazione dell'opera del Fiorenzuoli non può prescindere da un suo inquadramento nel complesso panorama dell'architettura militare italiana dei primi decenni del XVI sec.; né dalla esplorazione dei rapporti di collaborazione con tecnici militari e architetti, che rivestono un interesse centrale, anche in considerazione della natura e della complessità dei cantieri militari dell'epoca. Ampio spazio, pertanto, sarà dedicato ai confronti con le più significative realizzazioni militari del primo Cinquecento italiano, a cominciare da quelle ascrivibili all'ambito sangallesco.
 


Architetti e ingegneri militari nella cittadella di Alessandro de Medici: Nanni Unghero, Pier Francesco da Viterbo, Aristotile da Sangallo

Giuseppina Carla Romby (Università degli Studi di Firenze)

Ore 15,30

IL QUADRO DI RIFERIMENTO: TENDENZE DELLA ARCHITETTURA MILITARE ITALIANA DEL PRIMO CINQUECENTO
Presiede: Micaela Viglino (Politecnico di Torino)

Il rafforzamento dell'apparato difensivo della Sicilia nella
prima età vicereale

Aldo Casamento (Università degli Studi di Palermo)

L'ingegnere Pietro Antonio Tomasello da Padova e la fortificazione in Sicilia nel secondo quarto del Cinquecento
Maurizio Vesco (Università degli Studi di Palermo)

Strategie difensive e ri-fortificazione delle città portuali del Regno di Napoli tra la fine del Quattrocento ed il primo trentennio del Cinquecento
Teresa Colletta (Università di Napoli Federico II)

L'arte della guerra nelle signorie subalpine tra 400 e 500. Particolarismi e internazionalità
Claudia Bonardi (Politecnico di Torino)

La difesa dell'area piemontese antecedente il 1540. Fonti iconografiche di un assetto scomparso
Micaela Viglino (Politecnico di Torino)

Ore 18,30 – Relazione conclusiva
Tommaso Scalesse (Università degli Studi “G. D’Annunzio” Chieti-Pescara)