STORIA DELLA CITTÀ - CONVEGNO PIER FRANCESCO DA VITERBO |
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GIOVEDÌ 27 NOVEMBRE Ore 16,00- Relazione introduttiva LUOGHI E FONTI DELLA FORMAZIONE E DELLA PRIMA ATTIVITÀ PIER FRANCESCO DA VITERBO Fonti per lo studio dell'architettura militare dei primi decenni del Cinquecento nel Lazio settentrionale Esempi progettuali nell'opera di Giuliano e Antonio il Vecchio da Sangallo Pier Francesco da Viterbo e le trasformazioni della rocca di Civita Castellana nel primo Cinquecento VENERDÌ 28 NOVEMBRE Ore 9,30 Contributi di Pier Francesco da Viterbo al rinnovamento delle mura di Piacenza Le esperienze di Pier Francesco da Viterbo a Verona e nei domini veneziani Il contributo di Pier Francesco da Viterbo alle fortificazioni cinquecentesche di Pesaro e Senigallia: proposte e realizzazioni Pier Francesco da Viterbo ad Ascoli e Ancona. Tra attività diplomatica e definizioni ossidionali |
Pier Francesco da Viterbo e l'architettura militare italiana del primo Cinquecento Tecnico di estrazione eminentemente militare, Pier Francesco Fiorenzuoli da Viterbo (1470-1537) è una figura poco nota, che tuttavia assume, nel panorama italiano del primo Cinque-cento, un notevole rilievo. L'architetto viterbese ha svolto, infatti, una intensa attività progettuale e di consulenza in una fase cruciale per l'evoluzione delle tecniche di fortificazione. A partire dalla metà degli anni venti del XVI secolo la sua presenza è attestata in alcuni dei più importanti cantieri militari nell'Italia centrale e settentrionale, nei quali ha spesso svolto incarichi di primo piano, acquisendo, per la sua qualificazione specialistica, una notevole fama. Nonostante le numerose testimonianze che riguardano la sua opera, tuttavia, l'effettivo ruolo svolto nella concezione e nella realizzazione delle iniziative nelle quali si trova coinvolto rimane ancora in gran parte da precisare. Il convegno, concepito nell'ambito di una riflessione iniziata assieme ad Enrico Guidoni, vuole essere l'occasione per avviare una ricognizione sistematica dell'attività di questo interessante personaggio, a cominciare dalle fasi, meno documentate, della formazione e degli esordi. L'obiettivo è quello di costituire le basi per una complessiva rivalutazione critica della sua opera e, soprattutto, del suo apporto alla sperimentazione e alla affermazione di nuove soluzioni progettuali. Un particolare spazio di approfondimento sarà riservato allo studio delle soluzioni tecniche e tipologiche e delle geometrie d'impianto, anche in rapporto alle fonti documentarie e alle successive codificazioni trattatistiche. Una corretta valutazione dell'opera del Fiorenzuoli non può prescindere da un suo inquadramento nel complesso panorama dell'architettura militare italiana dei primi decenni del XVI sec.; né dalla esplorazione dei rapporti di collaborazione con tecnici militari e architetti, che rivestono un interesse centrale, anche in considerazione della natura e della complessità dei cantieri militari dell'epoca. Ampio spazio, pertanto, sarà dedicato ai confronti con le più significative realizzazioni militari del primo Cinquecento italiano, a cominciare da quelle ascrivibili all'ambito sangallesco. |
Ore 15,30 IL QUADRO DI RIFERIMENTO: TENDENZE DELLA ARCHITETTURA MILITARE ITALIANA DEL PRIMO CINQUECENTO Il rafforzamento dell'apparato difensivo della Sicilia nella L'ingegnere Pietro Antonio Tomasello da Padova e la fortificazione in Sicilia nel secondo quarto del Cinquecento Strategie difensive e ri-fortificazione delle città portuali del Regno di Napoli tra la fine del Quattrocento ed il primo trentennio del Cinquecento L'arte della guerra nelle signorie subalpine tra 400 e 500. Particolarismi e internazionalità La difesa dell'area piemontese antecedente il 1540. Fonti iconografiche di un assetto scomparso Ore 18,30 – Relazione conclusiva |